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mercoledì 31 dicembre 2014

L'indovino

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Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino.
L'anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e meta?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni
dodici mesi ciascuno al suo posto
un carnevale ed un ferragosto.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo:
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno.

Gianni Rodari






Autore poliedrico intellegibile a tutte le età il nostro Gianni Rodari ...

Cos'altro aggiungere!?

Che sia Capodanno ogni mattina, perché tale può essere ogni giorno. Se ogni sera, tutti noi, ma proprio tutti facciamo un pizzico di autocritica, un bilancio della giornata precedente; sicuramente ogni giorno sarà migliore.
Non aspettiamo il 31 dicembre per fare bilanci e previsioni; in questo senso il nostro sarà un Buon Cammino! In questo senso "Buon Anno a tutti!"

In tempi lontani scrivevo "Un anno sta finendo"

giovedì 25 dicembre 2014

Buon Natale! Per tutto l'Anno!

Natività - Gerard van Honthorst detto anche Gerardo delle Notti
















Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi

Dedicata ai vecchi e nuovi amici e a tutti coloro che di qui passeranno.

Un grazie e un caloroso abbraccio a tutti gli autori del Calendario dell'Avvento "Focolare dell'Anima" che ho avuto il piacere di conoscere.

lunedì 22 dicembre 2014

Calendario dell'Avvento - Il focolare dell'anima/tre

Eccomi con la finestrella numero 22 del Calendario dell'Avvento "Focolare dell'Anima" ideato da Sciarada del blog Anima Mundi.



















Dedico a questo giorno una breve riflessione sulla Luce.

Da un punto di vista astronomico il 22 dicembre segue il giorno del solstizio d'inverno in cui la notte raggiunge la massima espansione; è il giorno in cui il dì, in virtù del moto apparente del sole, impercettibilmente comincia ad allungarsi: è il giorno in cui le tenebre lentamente cedono il posto alla luce. Il sole che si fa più debole quanto a luce e calore nel giorno solstiziale,  sembra che proprio il 25 dicembre si riappropri del suo vigore, come se rinascesse.

Ben lo avevano capito i nostri progenitori che vegliavano tutta la notte aspettando il ritorno del nuovo sole fonte di vita e di sostentamento. Lo festeggiavano con immensi e grandiosi falò, quasi a propiziarne il ritorno, contemplando il ciclico prodigio con occhi pieni di stupore. Quegli uomini e quelle donne non conoscevano la vera Luce ... ma quanta religiosità nella loro attesa.

Sembra che ci sia una sorta di parallelismo tra il "natale" astronomico e il Natale del Signore.

Anche noi che andiamo fiduciosi incontro alla Luce per eccellenza, abbiamo acceso i nostri fuochi simbolici: le corone dell'Avvento, le luci che adornano le nostre case, abeti, presepi ...
Il nostro Calendario dell'Avvento non a caso si chiama "Focolare dell'Anima",  così come il titolo del post che tutti ci contiene: "Tutti intorno al fuoco di Natale" : il fuoco ne è il fulcro, in quanto sorgente di luce e calore.

Aprendo le finestrelle, infatti, ci stiamo vicendevolmente regalando spicchi di luce che fanno vibrare i nostri cuori di gioia e di intima commossa sorpresa.

La Luce che sta per per tornare nel mondo possa alimentare questo nostro fuoco interiore anche oltre l'Avvento e il Natale: affinché non vengano mai meno la speranza, l'amore come dono di sé e l'affidamento a quella Luce perché realizzi l'incompiuto che è in noi ...

Buon Natale di Luce per tutti noi !!!



Passo il testimone a Gianna del blog "Il bene in noi" e ... ...Aggiungiamo una finestrella al Calendario perché abbiamo un amico in più. Il 25 dicembre Folletto del Vento del blog "Viaggio nel Vento" scriverà per noi!

Sono anche in queste finestre dell'Avvento:




mercoledì 17 dicembre 2014

Calendario dell'Avvento - Il focolare dell'anima/due

Oggi apro una nuova finestrella del Calendario dell'Avvento ideato dall'amica Sciarada di "Anima Mundi"; questa volta la voglio ringraziare per avermi fatto conoscere nuove personalità e per aver arricchito la trama delle  mie relazioni .

Siamo nel 1813, nel paesino di Ovendorf, nei pressi di Salisburgo. E' il 24 dicembre e il giovane parroco, Padre Mhor, si industria ad allestire al meglio la Santa Messa; tra l'altro prepara il coro dei bambini al canto da intonaredurante la messa solenne. Siede all'organo, pigia i primi tasti, ma... Ahimé, nessun suono emana dai suoi gesti; prova di nuovo, niente ... Dopo alcuni tentativi controlla il mantice dell'antico strumento; una scena avvilente si apre davanti ai suo sguardo incredulo: una nidiata di topi avevano rosicchiato il mantice. Gli animaletti escono allo scoperto e fuggono per tutta la chiesa.

E ora, che fare?? Come celebrare la Santa Messa senza musica, cosa far cantare al piccolo coro delle voci bianche?

Padre Mhor non si dà per vinto: superata l'iniziale desolazione, gli sovviene il maestro di scuola elementare del paese, tale Franz Gruber compositore amatoriale di canti per i suoi alunni, suonatore di chitarra oltre che di organo. Forse il giovane padre Mhor ha trovato la soluzione.

Di corsa si reca a casa sua, stava correggendo i compiti degli alunni alla luce della candela il maestro:

- Maestro, per pietà, ho bisogno di voi. Dovreste accompagnare il coro durante la messa della Vigilia di Natale con la vostra chitarra. Ho composto io le parole, ma voi dovrete rivestirle di musica e poi suonare in chiesa. Vi prego, non posso lasciare i fedeli senza musica. E' un testo semplice sapete? Il vostro talento farà il resto. Abbiamo poco tempo ...

Il testo poetico celebrava la nascita di Gesù, era davvero semplice ma molto profondo, tale da ispirare nell'immediato l'inventiva del maestro Gruber che quasi istintivamente cominciò a pizzicare la sua chitarra sotto le note di un motivo dolcissimo.

Passano le ore, lo spartito è pronto; sono necessari solo gli ultimi ritocchi; padre Mhor non sta nella pelle: sente che il prodigio di quel Natale è già in atto.

Ci siamo: è quasi mezzanotte. La chiesa è gremita di fedeli; è freddo fuori, ma l'atmosfera si riscalda con gli animi colmi di attesa. Il coro è impaziente. Il maestro Gruber in prima linea pronto a dirigere il coro e a interloquire con la chitarra. Le candele sono accese sull'altare; l'atmosfera si tinge di una luce dorata, calda esuggestiva. 

Inizia la celebrazione; è la volta delle scritture; ed ecco che finalmente il coro, intorno al presepe, può intonare le dolcissime note:
"Stille nacht ... Heilige nacht ..." 

Le navate si riempiono di suoni, le note penetrano nel cuore dei fedeli  che per magia si uniscono a quel coro: Tutto il villaggio per tutta la Notte Santa ripete questi versi in un'eco profonda. Il miracolo si ripete anche oggi: quel canto ha fatto il giro del mondo; è stato tradotto o interpretato in tutte le lingue ed intenerisce il cuore anche in questo momento:






Ancora oggi, in occasione del Natale, la cappella di memoria di Ovendorf è gremita di visitatori che partecipa alla commemorazione dei coautori Gruber e Mhor.

Testo e traduzione del canto.

La versione "Astro del ciel" ne condivide la base musicale.

L' attesa continua ... Passo il testimone ad Audrey del blog L'Atelier du fantastique.

Altre finestre del calendario:


venerdì 12 dicembre 2014

Tank god It's Christmas! Freddie Mercury



Da una voce straordinaria:

"Let it be Christmas day",
"Che sia Natale ogni giorno"

Questo augurio è quanto mai sentito di questi tempi in cui le violenze sono reiterate proprio sui piccoli e indifesi che l'adulto dovrebbe proteggere.

mercoledì 10 dicembre 2014

Calendario dell'avvento - Il focolare dell'anima - Prima edizione

Con questo post partecipo all'iniziativa di Sciarada del blog Anima Mundi che ringrazio per avermi coinvolta in questo focolare spirituale.
Sono la finestrella numero 10 del suo singolare Calendario dell'Avvento formato dalle voci di blogger amici o di lettori che hanno accolto il suo invito.
Mi sento avvolta dall'atmosfera dei Natale della mia infanzia, fatta di gioie semplici, come di storie ascoltate davanti al focolare appoggiata al grembo di nonni, zii e prozie ...


Era una sera d'inverno, dopo un dorato tramonto, tipico delle sere di Nazareth.
Lentamente le strade si fanno tranquille e e silenziose, ma non è così per Piccolo e per il suo padroncino. Entrambi hanno il tumulto nel cuore perché costretti a separarsi dopo anni di amicizia.

- Bada bene, lo venderai prima di sera! - aveva tuonato suo padre al mattino.

L'asinello, triste quanto il bambino, ogni tanto asciugava le sue lacrime con un colpetto di muso quasi a dire: "Coraggio, amico, non disperare, abbiamo trascorso dei momenti così felici insieme... non voglio vederti dispiaciuto proprio ora che dobbiamo lasciarci..."
- Non riesco a consegnarti al primo venuto senza conoscere quale sarà la tua sorte; non so cosa farò e non so cosa dirò a mio padre. 

Nel pronunciare queste parole il bambino alzò gli occhi al cielo e vide una stella luminosa e spontaneamente aprì il suo cuore ad una preghiera:
-Stella luminosa fa' che io possa incontrare un uomo gentile che si prenda cura di Piccolo e gli voglia bene come io gliene ho voluto.

Ed ecco che mentre Piccolo e il bambino vivevano il colmo della disperazione, si materializza davanti ai loro occhi un viandante che, con tono affabile li apostrofa:
- Scusa ragazziono, è tuo questo asino?
- Certo signore, lui si chiama Piccolo e io sono venuto in città per venderlo!
- Allora questo asinello fa proprio per me; sono stato davvero fortunato ... Però ho poco denaro; posso darti solo una moneta, non so se può bastare.
- Sicuro che basta, signore; l'importante per me è venderlo ad una persona buona che lo tratti con cura perché lui è un asinello mite e tenero; paziente e allegro ...
- Sai ragazzo, ho un compito molto delicato da assolvere; io e mia moglie dobbiamo recarci a Betlemme ... Lei aspetta un bambino;non può camminare a lungo, perciò sarà il tuo asino a sostenerla. 
Le orecchie di Piccolo si drizzano e la sua bocca sembra sorridere.
Anche il bambino era gonfio di felicità:
-Addio Piccolo mio; possiamo essere contenti per aver trovato un nuovo e buon padrone per te. Ora ti auguro un buon viaggio e comportati con riguardo verso la donna che porterai in groppa.
I due amici si separano per sempre: Piccolo dà un colpetto di muso al ragazzo e quest'ultimo gli accarezza la criniera in segno di commiato.

Così inizia il cammino più importante che il mondo ricordi: quell'uomo si chiamava Giuseppe e quella donna Maria. E l'asinello sarebbe diventato il più famoso ed amato da tutti gli uomini.
link immagine

Un libero adattamento da un cortometraggio di Walt Disney-"Piccolo" edito nel Natale del 1978-dedicato a tutti i bimbi e agli adulti pronti a rivivere lo stupore della loro infanzia;
dal mio cuore u
n pensiero di profonda tenerezza per quei bambini ai quali è stata negata la gioia di questo Natale dalle difficoltà spirituali della nostra società.

Dedicato ai bimbi di casa vostra il cortometraggio di Walt Disney:







Ed ora passo il testimone a Stefania del blog "Seta Fina"
Apro anche la finestrella dei giorni





martedì 9 dicembre 2014

Un regalo inatteso


Non posso condannare i social ... Del resto il loro valore o disvalore dipende dall'uso che ne fanno gli utenti, ma la sera dell'Immacolata Fb mi ha fatto un regalo che ancora mi fa traboccare di gioia ...

Vedo la notifica di un messaggio privato, mi precipito con la curiosità di un'adolescente:
trovo i saluti affettuosi di un ex alunno, ora universitario che non ho più visto dalla licenza della quinta elementare. Parliamo in chat per alcuni minuti come due vecchi amici che si ritrovano.

Tra le altre cose: " Maestra, leggo solo ora un messaggio che lei mi aveva mandato addirittura nel 2009; non lo so perché non mi mi è mai arrivato prima ... "

Interloquire con gli ex alunni  significa azzerare il vuoto temporale, ricollocarsi sul filo conduttore che porta a cogliere l'essenza della loro evoluzione.

La gratificazione non è paragonabile a 1000 riconoscimenti ufficiali.

lunedì 8 dicembre 2014

8 dicembre

Questa festa cristiana ci introduce alla piena atmosfera natalizia.

Io la sento nell'aria ancor prima dell'Avvento liturgico:quando la luce solare si attenua, quando il buio ha il sopravvento sulle ore di luce ... 
Ma, quella mancanza di luce solare, che tanto viene biasimata, dovrebbe essere ampiamente compensata dall' avanzare della luce interiore: il godere dell' intimità della propria dimora, del raccogliersi con familiari e amici intorno alle caldarroste o ad una ciambella di noci e cioccolato ... E' il momento dei tempi distesi, propedeutici al dialogo, alla relazionalità ...

E' l' inizio dell' Avvento, l' andare incontro alla Luce per eccellenza ... 

Noi vi siamo pienamente immersi.



giovedì 13 novembre 2014

"La buona scuola"

Un progetto di riforma della scuola che si fregia del titolo "La buona scuola".

Quell'aggettivo qualificativo "buona" a me suona come una nota disarmonica: cosa significa? Che tutto il processo evolutivo precedente sia stato meno buono? Ovvero sia stato cattivo? Quale modello pedagogico di riferimento ha presente l'attuale governo per definire "buona" la sua la proposta? Io non ne ho trovato nessuno.

domenica 9 novembre 2014

Canzoni e poesie contro la guerra.


Inizio con i miei alunni un percorso interdisciplinare che integra le attività di "Cittadinanza e Costituzione", svolto da tutto il team docente, con questa proposta: "Canzoni e poesie contro la guerra". Saranno diverse per genere, tempi, spazi e lingue e integrate da altri linguaggi.

Abbiamo iniziato con questo contributo dei Nomadi.I bambini sono stati entusiasti. Hanno imparato in un attimo e compreso "amarezza, rabbia, ironia" come Augusto stesso ebbe a dire in un concerto.

Ho già postato questo brano nel post

La guerra ha inizio ma ... c' è un re che non scende dal trono ...


Qualcuno ha associato il testo musicale di Augusto Daolio con la poesia "Le mal" di Arthur Rimbaud.
Fonte

mercoledì 5 novembre 2014

Una voce fuori dal coro..

...o dal silenzio:
lettera aperta di un agente della questura di Bologna alla famiglia di Stefano Cucchi

martedì 4 novembre 2014

La pizza si veste di zucca ...



... e la tavola si colora di autunno..
Basta bilanciare il sapore delicato con altri sapori decisi: scaglie di pecorino o gorgonzola piccante o provolone piccante con poca mozzarella. Spolverare con rucola fresca e l'alchimia è fatta.

E' vero che la pizza per antonomasia resta la margherita, ma è pur vero che questo piatto è versatilissimo e ti permette di sbizzarrire la fantasia.

lunedì 3 novembre 2014

La predizione di un illuminato

" Prevedo la spoliticizzazione completa dell'Italia: diventeremo un gran corpo senza nervi, senza più riflessi. Lo so: i comitati di quartiere, la partecipazione dei genitori nelle scuole, la politica dal basso... Ma sono tutte iniziative pratiche, utilitaristiche, in definitiva non politiche. La strada maestra, fatta di qualunquismo e di alienante egoismo, è già tracciata. Resterà forse, come sempre è accaduto in passato, qualche sentiero: non so però chi lo percorrerà, e come." Pier Paolo Pasolini

Rien d'autre à dire. Pasolini, di cui ricorre la morte in questi giorni, pronunciò questa riflessione il 9 gennaio 1975. Un grande Vate, senza dubbio. 

domenica 2 novembre 2014

Sgomento

Ho sempre avvertito sulla mia pelle le sofferenze altrui come se fossero mie fin da bambina;  di fatto, certe vicende  veramente potevano capitare me o ad ognuno di noi.
In questi giorni in particolare, ma anche in quelli precedenti, nelle settimane e nei mesi precedenti, ho sentito l'oppressione di troppe atrocità. Sono vicinissima a tutte le vittime di questi difficili tempi e ai familiari esprimo tutta la mia solidarietà e il mio cordoglio.

Faccio mie le parole di re Davide : Dio mi scampi dagli uomini!
Senza pessimismo o generalizzazioni, ma con sgomento sì.


De André mi aiuta sempre ... Basta contestualizzare ...

sabato 1 novembre 2014

venerdì 12 settembre 2014

I wurstel: forse è il caso che ne facciamo a meno



Tendenzialmente ne sarei ghiotta. Da buona occidentale ho incrementato anch'io il gusto per i cibi sofisticati anche se con parsimonia. Da oggi nel mio frigo non entreranno più, nemmeno occasionalmente.

lunedì 1 settembre 2014

"Caro nipote" ... Stralcio da una lettera di Umberto Eco

... "Quindi ecco la mia dieta. Ogni mattina impara qualche verso, una breve poesia, o come hanno fatto fare a noi, “La Cavallina Storna” o “Il sabato del villaggio”. E magari fai a gara con gli amici per sapere chi ricorda meglio. Se non piace la poesia fallo con le formazioni dei calciatori, ma attento che non devi solo sapere chi sono i giocatori della Roma di oggi, ma anche quelli di altre squadre, e magari di squadre del passato (figurati che io ricordo la formazione del Torino quando il loro aereo si era schiantato a Superga con tutti i giocatori a bordo: Bacigalupo, Ballarin, Maroso eccetera).

Fai gare di memoria, magari sui libri che hai letto (chi era a bordo della Hispaniola alla ricerca dell’isola del tesoro? Lord Trelawney, il capitano Smollet, il dottor Livesey, Long John Silver, Jim…) Vedi se i tuoi amici ricorderanno chi erano i domestici dei tre moschettieri e di D’Artagnan (Grimaud, Bazin, Mousqueton e Planchet)… E se non vorrai leggere “I tre moschettieri” (e non sai che cosa avrai perso) fallo, che so, con una delle storie che hai letto. Sembra un gioco (ed è un gioco) ma vedrai come la tua testa si popolerà di personaggi, storie, ricordi di ogni tipo.

 Ti sarai chiesto perché i computer si chiamavano un tempo cervelli elettronici: è perché sono stati concepiti sul modello del tuo (del nostro) cervello, ma il nostro cervello ha più connessioni di un computer, è una specie di computer che ti porti dietro e che cresce e s’irrobustisce con l’esercizio, mentre il computer che hai sul tavolo più lo usi e più perde velocità e dopo qualche anno lo devi cambiare. Invece il tuo cervello può oggi durare sino a novant’anni e a novant’anni (se lo avrai tenuto in esercizio) ricorderà più cose di quelle che ricordi adesso. E gratis. C’è poi la memoria storica, quella che non riguarda i fatti della tua vita o le cose che hai letto, ma quello che è accaduto prima che tu nascessi.

 Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei.

Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove. Ora la scuola (oltre alle tue letture personali) dovrebbe insegnarti a memorizzare quello che è accaduto prima della tua nascita, ma si vede che non lo fa bene, perché varie inchieste ci dicono che i ragazzi di oggi, anche quelli grandi che vanno già all’università, se sono nati per caso nel 1990 non sanno (e forse non vogliono sapere) che cosa era accaduto nel 1980 (e non parliamo di quello che è accaduto cinquant’anni fa).

Ci dicono le statistiche che se chiedi ad alcuni chi era Aldo Moro rispondono che era il capo delle Brigate Rosse - e invece è stato ucciso dalle Brigate Rosse. Non parliamo delle Brigate Rosse, rimangono qualcosa di misterioso per molti, eppure erano il presente poco più di trent’anni fa. Io sono nato nel 1932, dieci anni dopo l’ascesa al potere del fascismo ma sapevo persino chi era il primo ministro ai tempi dalla Marcia su Roma (che cos’è?). Forse la scuola fascista me lo aveva insegnato per spiegarmi come era stupido e cattivo quel ministro (“l’imbelle Facta”) che i fascisti avevano sostituito. Va bene, ma almeno lo sapevo. E poi, scuola a parte, un ragazzo d’oggi non sa chi erano le attrici del cinema di venti anni fa mentre io sapevo chi era Francesca Bertini, che recitava nei film muti venti anni prima della mia nascita. Forse perché sfogliavo vecchie riviste ammassate nello sgabuzzino di casa nostra, ma appunto ti invito a sfogliare anche vecchie riviste perché è un modo di imparare che cosa accadeva prima che tu nascessi.

 Ma perché è così importante sapere che cosa è accaduto prima? Perché molte volte quello che è accaduto prima ti spiega perché certe cose accadono oggi e in ogni caso, come per le formazioni dei calciatori, è un modo di arricchire la nostra memoria. Bada bene che questo non lo puoi fare solo su libri e riviste, lo si fa benissimo anche su Internet. Che è da usare non solo per chattare con i tuoi amici ma anche per chattare (per così dire) con la storia del mondo.

Chi erano gli ittiti? E i camisardi? E come si chiamavano le tre caravelle di Colombo? Quando sono scomparsi i dinosauri? L’arca di Noè poteva avere un timone? Come si chiamava l’antenato del bue? Esistevano più tigri cent’anni fa di oggi? Cos’era l’impero del Mali? E chi invece parlava dell’Impero del Male? Chi è stato il secondo papa della storia? Quando è apparso Topolino? Potrei continuare all’infinito, e sarebbero tutte belle avventure di ricerca. E tutto da ricordare.

Verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite, perché sarà come se tu fossi stato presente alla battaglia di Waterloo, avessi assistito all’assassinio di Giulio Cesare e fossi a poca distanza dal luogo in cui Bertoldo il Nero, mescolando sostanze in un mortaio per trovare il modo di fabbricare l’oro, ha scoperto per sbaglio la polvere da sparo, ed è saltato in aria (e ben gli stava). Altri tuoi amici, che non avranno coltivato la loro memoria, avranno vissuto invece una sola vita, la loro, che dovrebbe essere stata assai malinconica e povera di grandi emozioni.

 Coltiva la memoria, dunque, e da domani impara a memoria “La Vispa Teresa”".

 Da L' Espresso di gennaio 2014 : attraverso il  link si può leggere il testo integrale.

Tra poco inizierò il nuovo anno scolastico. Mi aspetta per ora il collegio dei docenti. Ma questa riflessione è significativa per me e la condivido con i  colleghi, con i genitori, perché, volenti o nolenti, siamo tutti educatori... E, in ultimo, ma in primis, con gli alunni.

lunedì 30 giugno 2014

Estate anomala? A me piace!

Da casa mia alle 7.30
















Dopo pochi giorni di sole, ecco il giorno di pioggia.
Lamentele fiume:
"Che tempo, vero signora!"
"Ma che schifo di estate!"
"Ma se ne è andato così giugno??"

Mi limito a sorridere, ad alzare le spalle, ma a me questa situazione non dispiace per niente.
Alternare calura a frescura può solo aiutare.
Fa caldo? Giù in spiaggia.
E' fresco? In casa a riordinare, a lavare, a cucinare, a buttare carte accumulate durante l'anno scolastico, a progettare il lavoro per il prossimo anno... A fare acquisti, di quelli progettati, di quelli che servono, insomma. Se le condizioni atmosferiche mi regalano delle pause, bene, le utilizzerò per quelle incombenze che comunque avrei dovuto assolvere, anche a 40 gradi
Ma per lei sì, forse può andar bene... Ma i bambini come li teniamo?
I bambini piccoli li ho avuti anch'io e ricordo che stare in casa è stato un piacere sempre, anche per loro, da bambini e ora da adulti. Mai annoiati e mai davanti al televisore. Godere della propria tana è semplicemente meraviglioso; basta amarla.
Ringrazio sempre la vita per le mie pareti, il conforto delle lenzuola pulite, il libro che mi aspetta sul comodino, il vasellame che serve i nostri convivi. Gli oggetti di uso ordinari acquistano vita, si colorano di noi, se le attività domestiche diventano un ricorsivo piacere.

Buona giornata e buona settimana!

sabato 28 giugno 2014

Il mostro: chi è?



Quanto si dice della lettura è estensibile anche all'ascolto..

Ogni lettore, ovvero ogni ascoltatore, compie un atto creativo. E' come se il testo fosse completamente riscritto, specialmente nei casi in cui il testo è completamente soggettivo, come questo. L'inferenza si gioca tutta sul piano dei significati che nascono dalla nostra sfera valoriale ... esperenziale ... emotiva...

Felici associaszioni!!

martedì 24 giugno 2014

Cosa è cambiato nei mondiali rispetto al 24 giugno 2010?

Ripropongo quanto da me scritto a proposito dell'esclusione dei mondiali precedenti. Pare che tutto si possa riscrivere, a parte qualche sfumatura in peggioramento. Ok!

24 giugno 2010: i campioni del mondo a casa :(

e la storia si ripete ...

domenica 22 giugno 2014

Una fiction su Yara Gambirasio ??

Spero proprio che così non sia!

Per quale ragione una simile cosa? Per fini commerciali, credo; per alzare l'audience ... E il rispetto per il dolore della famiglia? E per la vita dell'adolescente che non c'è più?

Dare l'informazione sì, illustrare l'iter delle indagini, Ok, ma poi basta. L'obiettivo deve essere circoscritto alla ricerca della verità. Tutto il resto credo sia superfluo.

Dovremmo far crollare l'audeience astenendoci dal guardarla!

mercoledì 18 giugno 2014

" ... non sai chi è il mostro che c'è me"

"... hai liberato un mostro, dentro me!"

 Il pensiero di Yara e del suo presunto carnefice mi aspetta al risveglio e mi accompagna al riposo notturno che stenta ad arrivare. E così gli altri delitti efferati di questi giorni. Sono molti i pensieri che si accavallano nella mia mente: la giovane vita stroncata,il linciaggio mediatico del presunto mostro e dei suoi familiari, le vicende intime di sua madre poste alla ribalta senza alcun pudore, il silenzio dei genitori di Yara ...


 

lunedì 2 giugno 2014

E io ci sto



Sì, Rino, ci siamo anche noi! Oggi, di 33 anni fa la tua voce si spense, ma tu canterai per sempre! Il 2 giugno io penso al tuo anniversario e a questo mondo che volevi migliore.
«Sognare la realtà, vivere un sogno, cantare per non vivere niente» Rino Gaetano





giovedì 29 maggio 2014

cime tempestose



Un flash back pazzesco. Kate Bush, la ragazzina prodigio degli anni 70. Non posso che riascoltare le sue "Cime tempestose" all' infinito, ispirato all'omonimo romanzo. Ci sarebbe molto da dire su questa artista poliedrica, totalmente libera da qualsiasi condizionamento, sempre fedele a sé sé stessa.
Ma per chi negli anni 70 era bambino o non c' era affatto può leggere la biografia della ragazzina prodigio che "folgorò" il chitarrista dei Pink Floyd.

Ecco a cosa serve The Voice; sì, The Voice, il programma televisivo del mercoledì sera.Lo dice una che la televisione non la guarda più da decenni.
Eppure questo spettacolo, leggero, a prova di noia, mi ha presa perché oltre a deliziarmi con voci talentuose mi reimmerge in vere e proprie colonne sonore sepolte nelle pieghe del tempo, come in questo caso.

"Wuthering heights" reinterpretato dal giovane Tommaso Pini.
E brava la Raffa! Scelta intelligente la sua!


martedì 27 maggio 2014

Bisogna saper perdere!



A tutti i perdenti in pectore di questo giorno ... con un  pizzico di ironia

sabato 24 maggio 2014

Innocenti Evasioni





Quando le parole sembrano mancare, c'è la musica che compensa.

Stamani, insolito sabato a casa, in virtù dell'insediamento del seggio elettorale.

Il sole bussa alle nostre camere da letto, giornata preestiva che mi induce una gran voglia di fare.

Guardo la mia Alessia ancora intenta a smaltire la stanchezza del viaggio notturno che ce l'ha riportata in casa per pochi giorni. Freno a malapena l'istinto di passarle le mani tra i capelli; in compenso mi conduco al terrazzo sud: sarà lindo e pinto per accoglierci ed inaugurare l'ingresso trionfante dell'estate.

Innaffio, concimo, poto, sposto, interro, spazzo, lavo ... Ok!
Cucina: lavo, affetto, sminzzo, condisco, mescolo.

Prima insalata di riso della stagione: piccadilli, mozzarelline, dadini di proscitto cotto, origano, rucola olio di oliva ... Niente maionese!

Coppe singole di macedonia: fragole, ciliegie, melone, pesche, fettine di arance.

Costume da bagno, infradito, jeans e t-shirt e via! Passeggiata sulla battigia.

Mi riconcilio col mondo. Buon WE,  popolo amato!

domenica 6 aprile 2014

Oggi è domenica ...

Domenica 6 aprile. Piena primavera. L' ho attesa tanto perché l' inverno che tanto amo insieme all'autunno, non è stato proprio dei migliori.
La primavera però è per me portatrice di quegli strani malesseri, fin da bambina: stanchezza, incapacità a governare il tempo che, negli ultimi tempi sembra pervadere anche gli altri periodi dell'anno, ma...basta là.... Non c'è cosa peggiore della sindrome della lamentela.

Sono le 6.30. Dovrei aggiornare il sito della scuola: codice disciplinare, bleah! Decreto Legislativo 150 2009. E' la prima pagina che avrei dovuto comporre, ma, essendo il sito in riedizione completa, ho dato precedenza al resto. Ora sento il fiato sul collo del dirigente per cui non posso procrastinare più! Lo farò, ma preferisco una piccola indisciplina, riversare i miei pensieri su questo posto rimasto polveroso troppo a lungo.
Come spolvero con solerzia da casa mia le conseguenze dei  tinteggiamenti impellenti, dopo gli effetti delle piogge di nobembre-dicembre (io sono al piano terra), rimuovo un po' di polvere anche da qui.

Altra indisciplina, le piante dovranno attendere la loro acqua per alcune ore: dopo questo appuntamento con la tastiera per fini comunicativi, si prepara un dolce per i ragazzi:
"La colazione è il pasto più imporatante per me, non posso mangiare fette biscottate e marmellata; domani vado al supermercato e mi caricherò di tutte le varietà"- questa frase, che non era un rimprovero, mi è rimasta qui, nel padiglione auricolare.

Oh...Si è svegliata la mia dirimpettaia. Sento l' avvolgibile della cucina che si srotola. Casp!! E' tardi. Ma ce la farò.

Terza indisciplina: salirò sul monte Carmelo al convento delle Carmelitane per la messa. Quando la domenica si profila impegnativa, opto per la messa vespertina in parrocchia, ma oggi devo salire ... Dura più a lungo; è fatta di silenzi, di pause meditative, di canti celestiali, di meditazione, raccoglimento. Per uno spirito coriaceo, ancora così roccioso e lontano dalla fede, è consolante lasciarsi condurre da quell'atmosfera unica ... Siamo in pochi, quasi sempre gli stessi,ma tali da riempire la cappellina; a volte qualche neofita, altre volte con certuni che ritornano. Ci si conosce, ci scambia un sorriso, qualche parola dopo la cerimonia sul sagrato, qualche scambio confidenziale sul proprio Cammino ... E poi giù nelle proprie case.

Buona domenica a tutti!

mercoledì 5 marzo 2014

Il primo post...

... non si scorda mai. Soprattutto quando si sta attraversando l'aridità del deserto, non le oasi, ma arriveranno pure quelle, dicevo, è bello rileggere, almeno per me.
A voi tutti un caldo abbraccio.