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martedì 11 luglio 2023

La borsa

Sono in assemblea sindacale nonostante in pensione da qualche anno.
Siamo in tante, prevalenza femmnile, ma lo spazio è angusto e limitante; sedute su panche poste qua e là alla rinfusa, non frontali rispetto al relatore.

La relazione termina, si fa buio intanto, ci salutiamo, raccattiamo le nostre cose, ma io non trovo lamia borsa. Man mano che la sala si svuota ne restano poche, ma la mia non la trovo.

Finalmente - Eccola - mio marito me la porge. L'afferro, è identica per forma e dimensione, ma quando sono in macchina mi accorgo che non è mia.

Torno velocemente indietro, il luogo è chiuso, mi aggrappo al campanello; mi aprono tra l'infastidito e il perplesso; espongo il mio disagio, ma di borse non c'è più traccia.

Con l'animo in subbuglio passo in rassegna le cose che ho perso; lamia agenda diario, le chiavi di casa pochi contanti,ma tutti i documenti, il cellulare nuovo,dono dei figli, il mio database ...


Finalmente finisce questo incubo: mi sveglio!
A stento riesco a restare a letto, il bisogno di controllare se la borsa è in casa con tutto il suo contenuto è impellente, piano piano mi rilasso e finalmente posso iniziare la mia giornata.

In genere non sogno, o meglio forse non li ricordo i sogni; stavolta mi ero riaddormentata dopo il risveglio nel cuore della notte; ecco, in questi casi sogno sempre e ricordo tutto nitidamente.

Comunque i sogni parlano di noi, è l'inconscio che ha la meglio sul razionale; in questo sogno c'è il mio antico bisognodi ottimizzare l'organizzazione della mia vita, un golia mai sconfitto e sempre in agguato. 

Vi ammiro tanto superorganizzati perché rispetto a me avete più tempo per voi e per ciò che vi piace.