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domenica 22 gennaio 2017

L'indifferenza della natura

Gianfilippo e Ludovica possono riabbracciare la mamma e il papà. Un miracolo. Un lieto fine di una tragedia sconfinata.
Pare che non sia così per gli altri due bambini. Altrettanto dicasi per tutti gli altri sopravvissuti e i restanti dispersi.

La natura non è né madre né matrigna. E' semplicemente indifferente. Segue le sue leggi geologiche, fidiche, meccaniche.

Una fede matura troverebbe un senso. Io resto dubbiosa. Non capisco. Ovvero lo capirei in virtù di ciò che ho imparato, ma se non mi viene in soccorso evidentemente non mi appartiene.

4 commenti:

  1. L'altro giorno ho letto in corsa un brano di articolo del prof Cardini, che compare spesso al Tempo e la storia. Diceva che per i credenti Dio non fa il male, ma lo permette. E altre cose. Che ti devo dire? Mi sono sentita un pò sollevata, perché neanche io capisco. Cioè: so come ci siamo arrivati, per una serie di scelte sbagliate, ma che colpa ne ha chi muore?

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  2. Vitamina sono d'accordo con te. Aggiungo soltantoalla tua frase "ma che colpa ne ha chi muore.. sopprattutto se sono bambini?"

    Bel pensiero Graziana. Dubbio anche mio

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  3. La mente umana è stata creata con dei limiti, alcuni accadimenti, molti arcani non è possibile comprenderli.
    Si dovrebbe "avere fede", ma vallo a dire a chi è stato appena colpito da tragedie naturali, o altro che sia...Io personalmente ci rinuncio. Poi,in questi fatti, c'è molto spesso anche una "mano umana" a complicare ulteriormente le cose.

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