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lunedì 27 aprile 2020

Considerazioni in fase 2

Responsabilità personale. Questa è la parola d'ordine.

lievemente alleggerite le restrizioni, qualche concessione, ripresa di alcune attività lavorative, funerali.

Mi perplime l'indignazione degli alti prelati.
Nessuna violazione della libertà di culto per me.
Forse perché non sono praticante e osservante al 100%. Penso invece che l'assenza si possa religiosamente abitare; ho visto, ma non penso di essere la sola, la potenza racchiusa nel silenzio e nel vuoto.

Non posso dimenticare la benedizione urbi et orbi del 27 marzo, quell'uomo dalle bianche vesti, solo, claudicante, sotto la pioggia fitta e sottile che si avvia lungo le scale verso l'altare; in una piazza irrealmente vuota, con il peso di tutta l'umanità. Un'immagine potentissima dall'eco profonda. In quella piazza c'era raccolto il mondo intero seppur vuota. Quanta religiosità in quella solitudine.

Non posso altrettanto dimenticare l'altra solitudine, quella civile di un altro rappresentante che si avvia verso l'Altare della Patria a rendere omaggio agli iniziatori del lungo processo di Liberazione cui tutti ci siamo sentiti chiamati.

Con queste divagazioni intendo affermare che ogni mancanza  può essere tranquillamente essere vissuta come un'opportunità, come un' occasione di incontro in altra dimensione, come una comunione complementare a quella della fisicità.

Il funerale sì le messe no. Non è contrddittorio secondo me.
Il funerale è un rituale profondo che scandisce il tempo del passaggio finale. Trovo significativo che sia stato reintrodotto,  sebbene in forma restrittiva perché qualsiasi passaggio va comunitariamente abitato, a maggior ragione quello, la sintesi della vita. Esso ristabilisce legami , rinsalda gli animi pur nella sua mestizia, conforta i famigliari.... E non c'è possibilità di rinvio.


15 commenti:

  1. Sono d'accordo con te , per quanto riguarda il funerale. Io ho perso mio padre un anno fa, ha avuto il suo funerale, il suo saluto, è stato quasi un conforto , per me. Guai se fosse successo quest'anno e me lo avessero portato via, senza più vederlo, senza neanche un funerale. Saluti.

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  2. Neppure io sono osservante totalmente... cerco di esserlo per l'unico comandamento sull'amore per il quale ritengo necessario ogni sforzo.
    Trovo che le persone che si lamentano per le restrizioni siano poche perchè vedo attorno a me una diligenza che mi rincuora. Anche i cattolici che sono sempre pronti ad ogni campana che suona si sono abituati alla messa in tv e il dispiacere è stato solo per gli estremi saluti che sono irripetibili. Forse le cerimonie avrebbero potuto essere state riprese con le cam... chissà.
    Questa emergenza ci ha trovati impreparati e, se non le istituzioni, le persone comuni si sono adoperate in modo straordinario. So di giovani in cassa integrazione che hanno formato una catena solidale per portare la spesa a casa a chi non può andare e che tanti esercizi commerciali hanno attivato servizi a domicilio affinchè a nessuno mancasse il necessario. Le telefonate si sono moltiplicate e fra vicini ci si sente dalle finestre. Insomma, credo che questa pandemia ci abbia dotato di nuovi occhi e allargato i cuori.
    Certo che sono stanca di stare in casa... ma, sbuffando, sarò ligia.
    Ciao.

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  3. Scusami, ho cambiato il discorso in corso d'opera ed è rimasto un "state" di troppo.

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    1. Capito il tuo discorso. Un discorso dal tuo sentire. Grazie.

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  4. Ciao Graziana. Sì, condivido ciò che intendi.
    Bisogna essere responsabili e seguire le giuste regole.
    Ma bisogna anche esprimere la nostra opinione se sembra ci siano errori nelle decisioni.
    Magari sbagliamo e le cose non cambiano ma se abbiamo ragione cambiano certamente in meglio.
    Anche le funzioni religiose potrebbero riprendere, però con opportuni cambiamenti che limitano contatti tra noi. Non so, questo è quello che penso.
    Credo sia comunque molto pericoloso.
    Per esempio, in una Messa importante è l'aggregazione, lo stare insieme...forse, per me, è più giusto attendere. La pericolosità di contagio è molto alta.
    Con il funerale non è molto diverso.
    La funzione religiosa esige la celebrazione di una Messa.
    Ma si può fare solo a distanza e, come ci ha insegnato il Papa durante la funzione pasquale, con la celebrazione in video.
    È importante che sia stato autorizzato, hai ragione.
    Penso però che sia necessaria la massima allerta.
    Intanto ti saluto e ti ringrazio di essere passata da me.
    Credo che tu abbia commentato due volte però. Non ti sei accorta che già ti avevo risposto. 😉
    Ti abbraccio carissima e ti auguro una serata tranquilla. 💋

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    1. Ciao Pia. Ho seguito il flusso dei pensieri. E' un post un po' "vagale" questo. E' vero, le opinioni di tutti sono importanti per aggiustare il tiro e migliorare lo stato delle cose. Certo, sono difficili i panni del premier, sulle sue spalle ci sono pesanti responsabilità e la mediazione non è semplice. Ho capito che l'obiettivo primario è stato far ripartire l'economia per evitare il peggio. Le altre esigenze di aggregazioni restano sospese.

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    2. Vengo a leggere la tua risposta al mio commento. Ieri mattina mi sono accorta di aver lasciato il PC acceso con diverse pagine aperte, tra cui la tua con il messaggio nel form. Istintivamente ho pigiato il pulsante "pubblica" senza prima verificare, nella convinzione di averlo lasciato sospeso. Scusami per i miei casini di puro istinto mattutino. Un bacio.

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    3. Scusami se leggo ora Graziana.
      Ma figurati, sai quanti errori commetto io? Infiniti...
      Era solo per sorridere e perché adoro la spontanea sincerità e per farti sapere che ti avevo risposto. Bacio enorme e buonanotte. Ciao. 💋

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    4. Certo cara, avevo capito la tua premura. Grazie.

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  5. Sinceramente non credo che il divieto di celebrazione pubblica delle messe sia un attentato alla religione. E' solo una delle tante restrizioni che la pandemia ha imposto.

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    1. Grazie Costantino. E' quello che intendevo dire con il mio sproloquio. E' una restrizione contro la pandemia come quella di tenere le scuole. E' una rinuncia. E dietro ogni rinuncia si può comunque costruire altro andando in altra direzione.

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    2. Errata corrige: come quelle di tenere scuole chiuse.

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  6. Sono d'accordo su tutto potevo scriverlo io.Anche sui funerali, che qui, dove non c'è l'abitudine di un rito laico, sono occasione per il commiato e sono in qualche modo irrinunciabili. Anche se potranno esser fatti dopo..

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    1. Grazie carissima. Ho scritto presa dal vortice. Pensavo di essere assolutamente incomprensibile. All'ultima cosa che dici non ci pensavo.

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