avviso

Alcune immagini contenute in questo blog sono state reperite dalla rete, ove non espressamente indicato il diritto di autore.
Tuttavia, se qualcuno rivendicasse diritti di proprietà, può segnalarlo al mio indirizzo e-mail: provvederei alla immediata rimozione delle immagini stesse.



lunedì 21 novembre 2011

La panchina vuota

Lo scatto è di mio figlio Cristian che immortala un suggestivo dettaglio
di una villa di Varese.
















"Che dolcezza infantile,
nella mattinata tranquilla ..."
Garcia Lorca


L'ombra si distende sul tappeto di foglie;
fasci di luce trafiggono i rami
e la panchina vuota rimembra gli incontri 
e intanto, fiduciosa,  attende ...

14 commenti:

  1. Tuo Figlio ha un potenziale enorme nella fotografia...complimenti Graziana...la panchina attende...nella panchina d'una stazione ferroviaria, ho conversato con una signore che attendeva il suo treno...gli incontri inattesi , sono tra i più ricchi di contenuti...una panchina>un incontro...
    un raggio di Sole s'è posato su quei rami...Luce e calore giungano a Te Amica Cara..serene ore..
    dandelìon

    RispondiElimina
  2. Sei sempre gentilissima e aggiungi valore ad ogni post.
    E' vero; la panchina è luogo di incontri imprevisti, arricchenti e interessantissimi; anche a me capita spesso alla pensilina dell'autobus.

    Cristian durante i suoi viaggi usa immortalare attimi che poi mi regala.

    Grazie e buona serata:)

    RispondiElimina
  3. on pourrait penser que c est du van gogh vieillissant

    RispondiElimina
  4. Davvero una bella foto. Ha colto l'attimo.

    RispondiElimina
  5. Ciao! mi piace il tuo blog!
    Se ti fa piacere e se ti piacciono i racconti passa da me!
    A presto.. Sibilla

    RispondiElimina
  6. La panchina e l'uogo di incontro, e luogo di riposo per le mamme,mentre i imbi giocano, è informazione per lanziano, è l'uogo di lettura nella pace...e questa magnifica foto, vede con occhi sereni... e si guarda ad essa vuota con animo di bello..ma oggi la panchina vuota è anche sinonimo di solitudine ed a volte inquieta.
    Un sorriso

    RispondiElimina
  7. @tino de luick
    Anche a me ha fatto pensdare a Van Gogh; pensavo a "La sedia vuota" che mi ha ispirato il titolo. Grazie e buona giornata.

    @Exodus: Grazie! Buona giornata!

    @Sibilla: Benvenuta tra queste pagine. Ho fatto un salto date ;)

    @StregaBugiarda
    Sì, carissima, la panchina vuota, ma non solo, qualsiasi immagine si presta a una vrietà infinita di letture; non è un semplice oggetto, ma qualcosa che ci incontra nelle emozioni più profonde.
    Grazie e a presto!

    RispondiElimina
  8. Sì, l'attesa è il titolo per me più giusto. Quella panchina sembra che si offra, che vada incontro, che si dia a chi ne voglia godere.
    Emozionante.

    RispondiElimina
  9. @giorgio giorgi
    Grazie ... E' un vuoto colmo di speranza e di promessa

    RispondiElimina
  10. la panchina aspetta sempre, come nella commedia di Godot.

    RispondiElimina
  11. Quella panchina mi fa venire in mente chi non c'è più da un po' di tempo. Hai mai provato questa sensazione : www.missdreamer.altervista.org/paura-di-dimenticarti ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggo il tuo commento a quasi un anno di distanza Miss Dreamer, non mi è stato notificato a suo tempo e me ne dispiace. Hai ragione: può evocare anche assenze permanenti la panchina vuota. Assenze sensorialmente invisibili, ma percepibili dentro e a noi vicine. Buon Autunno carissima. Vengo a leggere qualcosa da te ...

      Elimina
    2. Errata corrige: Presenze sensorialmente invisibili, ma ...

      Elimina