avviso

Alcune immagini contenute in questo blog sono state reperite dalla rete, ove non espressamente indicato il diritto di autore.
Tuttavia, se qualcuno rivendicasse diritti di proprietà, può segnalarlo al mio indirizzo e-mail: provvederei alla immediata rimozione delle immagini stesse.



giovedì 30 giugno 2011

Riflessi di un pomeriggio di prima estate

Ho sempre amato quell' atmosfera un po' inquietante che precede un temporale.
Da bambina mi incantavo a guardare gli alberi scossi dal vento; anzi, ero convinta che fossero gli alberi a produrre il vento scuotendosi.
Attribuivo loro caratteristiche umane e mi sembravano creature adirate con noi, al punto da scatenare vento e pioggia. La natura nello stravolgimento degli elementi, esercita il suo fascino;  ti comunica quanto sei piccolo e quanta potenza c' è in lei, tanto che non puoi sognarti di arginarla, puoi solo ripararti.
E allora ami e ringrazi anche per la tua "tana", così accogliente e discreta, per le sue trasparenze, per le sue comodità, per il tuo letto, per il libro che ti attende, lì sul comodino ...













Il "mio" cielo, in questo momento, è così.

9 commenti:

  1. Quando c'è un temporale in arrivo(lo facevo da bambino,ma lo faccio anche ora)Vado fuori a respirare quei momenti affascinanti.Da un lato lo temo dall'altra mi attira e lo affronto pensando:"Tanto se arriva un fulmine non me ne accorgo nemmeno,il tuono lo sento quando è già caduto".Buona giornata Graziana

    RispondiElimina
  2. Grazie, buona giornata anche a te..

    RispondiElimina
  3. Ho sempre amato il temporale.. il profumo e l'atmosfera.. fantastico!! E quando inizia a piove sto a guardare..
    Un abbraccio!
    :-))

    RispondiElimina
  4. Bene, Sara! Siamo in sintonia. Buona giornata.

    RispondiElimina
  5. rebonjour,avant que l orage arrive on respire une odeur d humidite,mais alors quand tu es a 2000m je ne te raconte pas !c est grandiose.
    A +

    RispondiElimina
  6. Quand'ero bambino i temporali mi affascinavano e spaventavano al tempo stesso.
    Che meraviglia poi se,finito il temporale,appariva in cielo l'arcobaleno!

    RispondiElimina
  7. @tdeluick
    Posso solo immaginare quale atmosfera si respira nelle vette elevate. Significa essere pienamente immersi nel vortice.

    @Costantino
    Vero...segno eterno di riconciliazione.

    RispondiElimina
  8. Strano, quoto tutto, di solito riesco a trovare qualcosa con cui non sono d'accordo. :-)

    La pioggia è proprio il momento in cui, come scrivi, ringrazio per la mia "tana". Dico: sono al coperto, che fortuna, che bello che la pioggia sia fuori ed io al coperto. Ma c'è di più, la pioggia costringe a fermarsi, in passato molto di più, nel lavoro contadino si fermava tutto, per giorni, a volte per mesi. Io sto lì e il mio corpo si rigenera, mi giustifico, "dove voglio andare?", c'è la pioggia. Posso riposare e ritrovare me stesso mentre la pioggia mi permette di farlo. E' mia amica.

    Certo che l'altro giorno ho passato un brutto quarto d'ora in auto sotto la grandine, chicchi più grossi delle biglie di vetro, sembrava una sparatoria e ho creduto che qualche vetro della mia auto dovesse andare in frantumi, senza una tettoia sotto cui ripararmi. Impotente mi sono affiancato ad un muro, ma niente, ero colpito lo stesso. Per terra si accumulavano le biglie bianche.

    Non si è rotto niente ma ho capito che Dio comanda, se vuole ci spazza via, altro che tane in cui ripararsi, quello era solo un suo piccolo starnuto!

    RispondiElimina
  9. Caro Exo, è bello essere quotati perché la condivisione di un pensiero è di per sé gratificante; senti che qualcuno prova i tuoi stessi sentimenti ed emozioni. Apprezzo molto anche il tuo dissentire perché mi induce a ripensare, a rivedere e a crescere un altro po'.
    Forse sono una voce fuori dal coro, già lo sono nella famiglia: io adoro l' autunno-inverno perché mi suggeriscono cura dell' intimità, della luce interiore.
    Exo, mi piace molto percepire la fede che è in te. E in questo, bonariamente, ti invidio un po'...
    ciao!

    RispondiElimina