René Descartes - ritratto di Franz Hals
Jean Domat - ritratto di Blaise Pascal (non mi è consentito linkare l' immagine)
Il ritratto, evocatore di interiorità: Cartesio, museo del Louvre e Pascal uscito dalla matita di Domat, per ornare un volume della sua biblioteca.
Entrambi, pupille dilatate: segno dello stupore, della meraviglia; la molla che spinge a indagare, approfondire, scavare tra le pieghe dell' ignoto. Per vie diverse, entrambi convinti che l' amirazione sia quell' apertura piena di interesse verso quel tratto di realtà che ha cominciato ad abitare dentro la nostra persona.
Nel ritratto i due pensatori esprimono attraverso il loro sguardo, l' iniziale distacco, che non è assolutamente indifferenza, ma quel quid di meraviglia che è il primo passo verso la scoperta, la ricerca, senza il quale non si innescano gli ulteriori processi conoscitivi.
L' ammirazione è dunque la prima forma di conoscenza, il primo elemento di interazione tra me e l' altro da me, qualunque sia l' entità di questo altro.
E' un' angolazione di lettura che conferma quanto un educatore ha sempre constatato: prescindendo da questo momento di attivazione emotiva, non ci sarà apprendimento, ma solo imparaticcio destinato all' oblio.
Nessun commento:
Posta un commento