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mercoledì 24 dicembre 2025

Calendario dell'Avvento 2025

Il Natale dal punto di vista di Giuseppe

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Eccomi alla ventiquattresima finestra del calendario dell'Avvento , ideato e organizzato dallla instancabile Sciarada del blog Anima mundi. Ti ringrazio Sorella, per tenere sempre vivo questo caldo focolare e per accoglierci tutti in questa bella maratona natalizia.

Sono in ritardo imperdonabile, ahimé e me ne duole, ma  tant'è; abbiate venia se avete trovato la casellina vuota, voi tutti carissimi compagni di Cammino

In questa vigilia di Natale penso alla liturgia con cui L'evangelista Matteo ci introduce alla nascita di Gesù dal punto di vista di Giuseppe:.
Egli promesso sposo alla giovane Maria di Nazaret, apprende che la sua sposa è incinta, ma il bimbo che ha in grembo non è suo.

Una vita di sogni completamente infranti, aspettative deluse, il mondo sembra crollargli addosso.

Ma egli non si vuole vendicare, non ha rancore, ma vuole proteggere Maria dalla lapidazione perciò pensa di ripudiarla in segreto, è  l'atteggiamento di chi ama.

Ma a Dio non basta ciò, perciò affida a Giuseppe la responsabilità della tutela di Maria e del bimbo che verrà. E Giuseppe accetta, si fida di Dio.

Ho sempre amato la figura di Giuseppe perché è l'uomo tormentato dai  sentimenti, ma si fida profondamente di Dio; forse questo significa uomo giusto, come vene definito dallo stesso Matteo.

Capita a volte che nel corso della vita i nostri sogni, i nostri piani vengano infranti da qualcosa di inatteso e di estremamente spiacevole, allora ci si ribella e si soffre. Dopo mesi ed anni di angoscia, come è capitato a me,ti rendi conto che hai intrapreso la via della disperazione, peraltro senza liberarti dal peso che la realtà ti presenta ad ogni risveglio.

Fintanto che una mattina ti svegli e quell'angoscia spaventosa non la senti; ma accogli  quella realtà come caratteristica della tua quotidianità. Comprendi che il senso non lo capirai mai con la forza dell'intelletto, quindi ti lasci condurre; accogli le incertezze e l'imprevisto che il giorno ti presenta.

In tutti i documenti sanitari di mio marito sono definita car giver: vivo da tempo a braccetto con il suo Alzheimer.

Non ho avuto sogni rivelatori come Giuseppe, ma non mi sento sola, sono all'inizio di un nuovo cammino,  mi sostengo con le bellezze che la vita mi continua a donare, la solidarietà, la presenza dei figli, l'adorata nipotina.

Desidero accogliere questo Natale facendo spazio nel mio cuore alla mangiatoia per accogliere il Dio con noi fidandomi e affidandomi, sull'esempio di Giuseppe. Sono andata troppo sul ersonale me ne rendo conto, ma questa sono in questo momento.Con l'augurio di un Natale, col senso che voi gli volete attribuire, vi abbraccio sentitamente e porgo il testimone al nostro Folletto del vento nel blog Viaggio nel vento.

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