Come educatori siamo molto orientati a promuovere il parlato, a seguirne le regole, onde dare contributi ed assumere punti di vista e tanto altro ancora ... C'è qualcosa che ci sfugge però... Ce ne dovremmo acorgere quando gli alunni chiedono la parola mentre l' insegnante o un altro alunno sta parlando.
E' evidente che quando ciò accade l' alunno che chiede la parola non sta minimamente ascoltando. E allora ci si dice : "qui qualcosa non torna. Ho saltato un passaggio. Prima di imparare a intervenire è opportuno imparare ad ascoltare."
Mentre ti proponi di formulare strategie di ascolto, ti capita tra le mani un testo che, ahimé, non conoscevi o non ricordavi affatto: "L' arte di ascoltare" di Plutarco.
"I bravi educatori rendono sensibili alle parole le orecchie dei ragazzi insegnando loro non a parlare molto ma ad ascoltare molto ... . E la natura, si dice, ha dato a ciascuno di noidue orecchie ma una lingua sola perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare."
Il silenzio, dunque, è ornamento sicuro per un giovane in ogni circostanza, ma lo è in modo particolare quando, ascoltando un altro, evita di agitarsi o di abbaiare a ogni sua affermazione, e anche se il discorso non gli è gradito pazienta e attende che chi sta dissertandosia arrivato alla conclusione; e non appena quello ha finito, si guarda dall' investirlo di obiezioni, ma ... lascia passare un po' di tempo per consentire all' altro di apportare eventuali integrazioni o di rettificare e sopprimere qualche passaggio"
Plutarco - L' arte di ascoltare
Scusa Graziana, ma so che risponderai, secondo te è meglio imparare prima l'arte di ascoltare o l'arte di tacere?
RispondiEliminaNon ho ancora finito il post ... Tempo tiranno. Ripassa tra qualche giorno e copierò tutto il pezzo di Plutarco che è veramente bello e interessante.
RispondiEliminaLa risposta alla tua domanda è ardua.
Se tacere equivale ad ascoltare, allora va pure bene imparare prima a tacere. Ma non basta tacere, bisogna essere attenti per comprendere i messaggi che ci pervengono fino a stabilire rapporti di di apertura ed empatia.
L' ascolto attento è sempre più un' utopia, anche tra gli adulti, Carlo. Se capiti in un' assemblea condominiale ti accorgi che è un sovrapporsi continuo di voci e di pensieri; tutti rispondono senza minimamente interloquire..
maestra mi ricordo che nei primi giorni di scuola ci scrivevi alla lavagna:
RispondiEliminaParlare
Scrivere
Leggere
Ascoltare
Ascoltare è la dote più bella per me.Perchè a me viene naturale non mi devo sforzare.Non capisco come alcuni possano riuscire a non ascoltare
Fabio5a
E infatti ti torna utile.
RispondiEliminaChi ascolta attwntamente ricorda e interviene al momento giusto...
bravo Plutarco, che già dava buoni suggerimenti, ma brava anche te, che da insegnante dai importanza, giustamente, alla cosa.
RispondiEliminaGrazie carissima,l'ascolto attento è una delle competenze più difficili da promuovere. La vita frenetica che conduciamo in tutti i contesti, sta spazzando via questa dote con tutto ciò che ne consegue.
RispondiElimina