avviso

Alcune immagini contenute in questo blog sono state reperite dalla rete, ove non espressamente indicato il diritto di autore.
Tuttavia, se qualcuno rivendicasse diritti di proprietà, può segnalarlo al mio indirizzo e-mail: provvederei alla immediata rimozione delle immagini stesse.



sabato 20 marzo 2021

20 marzo

A quest'ora di 32 anni fa iniziano le doglie, quelle "vere", dopo una nottata di blande e intemittenti sensazioni precedute dalla rottura del liquido amniotico.

Le ripetute ecografie non rivelarono il sesso del nascituro, tenuto segreto dal cordone ombelicale acciambellato proprio lì. Sentivo che era una femmina e che era sana: mi ero tassativamente rifiutata di fare l'amniocentesi nei primi mesi, ma questa è un'altra storia.
Tuttavia avevo scelto il nome per un maschietto; sarebbe stato Jacopo, nulla di rosa nel corredino, solo altri colori pastello. Sarei stata felicissima anche per il terzo maschio che sarebbe stato accolto senza delusione.

Si era proposta una madrina che accolsi a piene mani, una nipote di secondo grado diciannovenne; fosse stata una femmina le avrei dato il suo nome: Alessia! Ancora oggi sono Alessia Grande e Alessia Piccola, tanto per distinguerle se stanno insieme. 

Verso le 7,30 viene alla luce una bimba meravigliosa; tutti che la guardavano dai vetri della nursery, anche quelli di passaggio.

Alessia, un regalo grande della Vita, immenso, straordinario, oltre ogni aspettativa. Mai una nottata insonne, mai una malanno infantile, il ritmo sonno-veglia identico al mio da subito, "la piccola quercia" la definiva mia madre.

Racchiude il temperamento delle due nonne: la determinazione, la forza, il pragmatismo della nonna paterna e la dolcezza infinita, la sensibilità, la nobiltà d'animo di mia madre, andata via troppo presto per vedere quanto le somigliasse anche fisicamente.

Il collante della famiglia da tempo immemore. L'ultima, ma la primogenita in pectore. L'amica vicina con la quale condividere entusiami, divertimento, difficoltà; la mia complice da sempre.

Auguri mammina, non stancarti mai di inseguire i tuoi sogni; sia un Cammino pieno di Luce sempre!!!!

Infinitamente grazie!

venerdì 19 marzo 2021

Auguri papà.

 Buona Festa, ovunque tu sia.

Quanto amavi le feste... Solevi festeggiare il 19 marzo non solo in famiglia, ma anche con gli amici.
Per anni avevi preso l'abitudine di incontrarti con i papà del vicinato, anche quelli giovanissimi che cercavano la tua compagnia, perché tu eri eternamente giovane, e fare festa insieme con gli arrosticini e qualche calice di buon  Montepulciano.

Se penso all'epilogo della tua vita, mi raggiungono le lacrime. In questo momento le lascio scorrere, lascio che inondino il mio viso, sono attimi di intimità con me stessa e con Te ...

Voglio ricordare il tuo sorriso, il bene immenso che mi hai voluto, la tua bella ironia che mai offendeva, quella che a detta di tutti, hai lasciato anche a me, insieme alla generosità e all'incapacità di qualsiasi rancore.

Che darei per 5 minuti di vita con te...

La procrastinazione

 Un atteggiamento che mi accompagna da sempre. Rinviare ciò che non mi piace, che mi annoia, ma soprattutto ciò che è increscioso, è un loop che si è cristallizzato nel mio DNA.

Portare alla soglia della consapevolezza i problemi non è sufficiente per il superamento degli stessi.

Bisogna cambiare abitudine. Ma perché è così difficile? Perché la volontà non è sufficiente? Forse che bisogna allenarla la volontà, come si fa con un muscolo?

Ahimé, neppure gli studi sull'autoefficacia valgono.

domenica 28 febbraio 2021

sabato 27 febbraio 2021

Il punto

E' un periodo nero. Troppe variabili, non le gestisco. Sono confusa, mio limite. Ma tornerò. Voglio tornare a scrivere. Buon fine settimana e buon mese di marzo.

mercoledì 27 gennaio 2021

27 gennaio 2021


 Mi approccio a questo angolo con un lieve senso di timidezza dopo lunga pausa dal precedente post. E' nella mia natura investire le mie energie in un progetto, in un impegno, in un interesse, tale da non calibrare la distribuzione del tempo. La regolarità non mi appartiene, già.

Eccomi qui in un giorno sospeso; sospeso tra la Giornata della Memoria che ogni anno mi prende a male sempre più intensamente. Questo pomeriggio ho seguito su Rai 3 il documentario di Corrado Augias su Anna Frank e il suo diario che tanto ho gradito al punto che lo rivedrò in Rai play.

Giorno sospeso nei meandri della crisi di governo che mi impegno a seguire ma soprattutto a capire: sarebbe più facile entrare in un testo filosofico attraverso una becera traduzione, piuttosto che capire il perché di certe vicende in diretta: mio limite ovviamente.

Prendo ormai le distanze dai segni delle trascorse feste, alcuni ancora per poco presenti; li guardo fugacemente ché a posteriori mi fanno tristezza. 





Questa mattina pochi messaggi scambiati con la collega di inglese, con l'impegno a rincontrarsi in modalità decenti (quando?) e ricordare come un flash una canzoncina che propose ai miei alunni dell'ultima prima, dopo una specie di CLIL sugli animali. Mi suggerisce il titolo affinché la possa cercare e riascoltare. Lo faccio in diretta: la riascoltiamo e la cantiamo nelle varie versioni: due in particolare. La collega apprezza la mia follia e dice di sentirne la mancanza.

La prima più vivace


La seconda più melodica.

Vengo a leggere di voi. Mi sono sicuramente persa un sacco di cose.