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sabato 15 ottobre 2011

Perché alcuni blogger decidono di non essere più presenti?

E' un fenomeno non infrequente nella blogosfera, ma mi coglie sempre impreparata e con un senso di vuoto e di frustrazione.

Caratteristica saliente: sono coloro i quali hanno sempre postato con assidua regolarità, con cura di dettagli, con foto, citazioni; con quella cura che ti lascia intendere anche un certo investimento in tempo ed impegno; intuisci nei loro post una non improvvisazione, non estemporaneità o se c'è, è sempre molto curata.

Non cito nomi e non mi permetto nessuna interpretazione, nel rispetto della sottesa volontà di voler restare con sé stessi senza più condividere; ma perché cancellare le proprie tracce... Alla conoscenza di questa motivazione sì, sarei molto interessata; e non per pura curiosità; il comportamento umano e le sue ragioni mi interessano profondamente, in quanto rivelatori di uno spicchio di quella complessità che non sarà mai completamente svelata.

55 commenti:

  1. Credo che queste assenze e presenze siano legate alla propria creatività ed al dialogo con se stessi, prima che con gli altri, che in certi periodi si fa arduo e perde di chiarezza . Almeno per me è così . Però anche a me , per esempio , manca il blog di Lara , "estate incantata" , che trovavo a volte un distaccato, ma sempre ricco di suggestioni e stimoli , oltre ai commenti che Lara faceva sobbarcandosi la lettura costante e minuziosa di tutti i blog amici . Peccato.

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  2. Infatti ... Uno dei nomi è proprio quello di Lara; il suo commento non mancava mai ...

    "Credo che queste assenze e presenze siano legate alla propria creatività ed al dialogo con se stessi, prima che con gli altri, che in certi periodi si fa arduo e perde di chiarezza . Almeno per me è così "

    Condivido, anche per me è così;sono stata inattiva molto spesso, e poi non ho un ritmo regolare; anche Folletto del vento non scrive da mesi, ma il blog è lì. Quello che mi chiedo: perché cancellare anche la propria traccia: inaccessibilità al blog, eliminazione di tutti i post, cancellazione del blog ... Non sarebbe sufficiente lasciare non aggiornato, ma sempre accessibile?!

    Grazie e buona giornata

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  3. Ciao Graziana, io la risposta a questa interessante domanda no ce l'ho anche se me la pongo spesso, ho sperimentato da poco il senso di frustrazione e vuoto di cui tu parli e pur accettando e rispettando la decisione di alcuni amici blogger, ammetto che la loro scelta mi dispiace.

    Sereno fine settimana!

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  4. Hai ragione! Io in questo periodo ho postato poco.. non avevo nulla da dire, un periodo così, ma per amore verso i miei follover ho messo pochi pensieri, qualche foto e qualche sciocchezza, giusto per far sapere che sono viva...

    E' sparito anche il blog di PaoloF.. capisco la disgrazia della succedutagli, ma per noi che abbiamo sofferto con lui, cliccare, sulla pagina e non trovare nulla.. l'ho presa come una mancanza di rispetto. Non giudico nessuno, ognuno è libero di fare quello che vuole.. ma il "ma" rimane sempre e comunque!

    Ti abbraccio forte cara Graziana!!
    :-)

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  5. Ciao Sciarada, grazie per il commento e il riscontro, il rispetto delle decisioni altrui è ante omnia, il desiderio di capire di più le persone, che in qualche modo hanno incrociato la mia orbita resta.
    Sereno WE anche a te :)

    Ciao Sara,
    anche se poco presente nel blog, sono stata molto unita a te per le vicende di vita diverse, ma vissute in parallelo.

    Ricambio l' abbraccio, di cuore, che mi piacerebbe che fosse reale.

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  6. Penso che le ragioni siano le più disparate: spiace,perchè il mondo dei blog è bellissimo.

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  7. Costantino ... Potrebbe capitare anche a me di abbandonare questo space, ma non cancellerei le mie tracce, anche per me medesima.

    Grazie del passaggio. Buona domenica

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  8. Benché anch'io latitante per cause di forza maggiore, condivido quello che dici a proposito di chi cancella ogni traccia del suo blog dal web senza un motivo.Per Lara non è la prima volta (prima scriveva col nome di Dama verde)e poi è ritornata. Altri invece hanno fatto sparire ogni traccia da un giorno all'altro con pretesti non sempre chiari e sinceri.Spero che il tuo esame sia andato bene, malgrado abbia letto che alcuni quesiti erano errati.A rileggerci presto

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  9. Ciao Luigina, è un piacere risentirti, anch' io latito. Il mio esame non è andato bene purtroppo; il gesso alla mano, polso, avambraccio, lato destro, mi ha rallentato nell' esecuzione e nei tempi già proibitivi in condizioni normali...

    Stavo scrivendo la mia odissea in un post stamattina, cancellato completamente da una digitazione errata ...ok ...vediamo di riprovarci :)

    Buona domenica!

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  10. Ciao,

    per me è molto semplice.

    Il caso più clamoroso che conosco di blog che chiude i battenti e non vuole più saperne, in termini di notorietà, forse è quello del giornalista Paolo Barnard. Uno anti-sistema che scrive libri e documenta tutto.

    Poi ha deciso di chiudere anche il blog a cui tenevo molto "essereniente.blogspot.com", è stato addirittura rimosso, e dentro c'era una mole importante di dati, link, post interessantissimi, discussioni che valeva la pena seguire.

    Per me è molto semplice.

    Non parlo solo dei blog, naturalmente.

    A volte, nelle persone più oneste e disinteressate, abbiamo qualcosa da dire, lo diciamo e passiamo ad altro. E' come dovrebbe essere, sono i sistemi che "funzionano", non sono eterni ma transitori, c'è un'evoluzione. Lasciamo il vecchio, abbracciamo il nuovo. Non è il caso di un giornale o di qualcuno che ormai vive del suo "mestiere", della pubblicità, in quel caso si continua anche se non si ha più niente da dire. Ma c'è l'affetto dei lettori, l'abitudine, e si può continuare.

    C'è anche il caso in cui ci aspettiamo un "risultato", qualcosa, un cambiamento. In noi, negli altri, che succeda qualcosa che in qualche modo giustifichi il nostro lavoro. "Che abbia un senso" ciò che abbiamo fatto, e a volte è davvero tanto, ci sono dietro grossi sacrifici davvero. Ma non succede niente, è tutto come prima. E non l'accettiamo. E' il rischio che si corre quando ti butti nella mischia per "cambiare" qualcosa, anche di te stesso, quando hai aspettative. Non è detto che si realizzino. E il senso di scoramento può essere davvero oppressivo. Tanto da farti gettare tutto ciò che ormai consideri "insensato".

    E, credo che ci siano persone che non si riconoscono più in ciò che hanno creato, che non ci credono più. E cancellano ciò che ormai ritengono un'utopia, una menzogna, un'illusione, un'inutilità, uno spreco.

    Ma è sempre successo, adesso anche nei blog. Magari è un bene, se una cosa diventa zavorra, come si potrà andare avanti?


    E poi... c'è chi cancella il proprio blog perchè incaxx... con i PC che per l'ennesima volta gli hanno distrutto il post preparato con tanta cura, "cancellato completamente da una digitazione errata" :-)

    Questa è la mia tentazione!

    Rimettiti col braccio, hai ancora tante canzoni francesi da farmi ascoltare.

    Ciao

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  11. Exo, la conclusione del tuo commento mi commuove...

    E' molto lucida la tua analisi e sono certa che hai colto nel segno della "fantasia di sparizione". (virgoletto perché la locuzione non è mia ed è riferita ad altro)

    Rispetto ogni decisione e lo ribadisco, ma non sono d' accordo: un blog può essere un patrimonio di idee, una rete di relazioni, una testimonianza, un reperto, anche se in quello space l'autore si sente fuori luogo

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  12. Beh... anche lì per me è molto facile rispondere, uso il finale del Vangelo di San Giovanni:

    "Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere".

    Io mi sono perso tutto questo, milioni di libri, perché nessuno ha trascritto o se l'hanno fatto, non è giunto niente fino a noi in forma certa. Quando hai perso questo, e ne sei consapevole, perdere il resto non ti interessa, è come perdere un euro quando prima hai smarrito il biglietto vincente della lotteria da un triliardo.

    Comprendi che vivrai lo stesso con un altro libro, quello che scrivi tu ogni giorno con la tua vita... e non trovo neanche il tempo di rileggermelo! :-(

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  13. mi richiammi alla mente un pensiero del filosofo Von Balthasar; non cito testualmente, ma forndamentalmente è questo:
    la verità è eternamente svelata ed eternamente velata; si svela e, al contempo si vela in un movimento senza fine; si svela a un tu e si affida; l'incontro si estende alla reciproca comunicazione della propria verità ...

    Fu un 30 l'esame, ma forse ora ho capito -qualcosa in più.

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  14. Balthasar?

    Ma non era un re magio?

    :-)

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  15. Non ci avevo pensato a questa omonimia :)

    Hans Urs von Balthasar: questo è il suo nome completo, filosofo e teologo del secolo scorso.

    :-)

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  16. Forse Exo ha ragione, però, pur rispettando le decisioni di altri, credo che eliminare una traccia, un passato che in ogni modo ti ha portato ad oggi non sia onesto nei confronti di se stessi. Un blog lasciato in silenzio è comunque un messaggio, comunica qualcosa, ma cancellare un blog ... mi fa pensare, in fondo sono pezzetti di vita che noi mettiamo in rete, e cosa fai? cancelli un pezzo di vita?
    Buona settimana

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    1. So che non mi leggerai Emanuela, ma il tuo blog ora non è più accessibile. Dopo un anno di silenzio annunciato hai deciso di sprangare l'uscio. Mi ricordavo di questo tuo intervento ed anche della tua replica sottostante, ma ora mi chiedo perchè sei voluta sparire pure tu?! Era tanto bello il tuo bosco ... Io aspetto tue nuove evoluzioni. Baci. :-)

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    2. Ciò che è stato seminato, se era buono, non si perde, rinasce sotto nuova forma, produce frutti in un futuro che non vedremo. D'altronde anche noi raccolgliamo dove altri hanno seminato, e non c'eravamo, non abbiamo visto. Occorre avere pazienza, e se si riesce, cogliere un quadro d'insieme che a volte è proprio bello, stupefacente.

      Se mantieni un albero vecchio e logoro è anzi possibile che sottragga spazio e vita ad altre piante più giovani e belle.

      Ciao e ti auguro un felice nuovo anno, nel marasma dell'esistenza i tuoi messaggi sono davvero toccanti. Ciao!!!!!

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    3. Exoooooo !!!!! I regali inattesi sono i veri regali, come questi tuoi messaggi. Come potevo pensarci ?! Grazie infinite per esserCI sempre e comunque :-)

      Ricordavo il senso delle tue repliche in questo lungo filo del discorso. Ed è stato bello per me rileggere tutto quanto ci siamo detti. Non volevo riprendere un vecchio discorso su cui abbiamo già ampiamente dibattuto, ma trovando chiuso il bosco di Emanuela, mi sono chiesta: "Ma lei era tra coloro che confutavano Exo, com'è possibile che pure lei ... ?!" Poi mi sono precipitata qui a materializzare i miei pensieri. A parte la conferma del mio ricordo, ho ritrovato questa miniera di discorso ... Grandiosa ... Grazie a voi tutti e a te in particolare.

      Che sia un felice anno anche per te e grazie per quanto dici sui miei messaggi; non diversamente potrei dire dei tuoi ... Ancora grazie e ... Alle prossime evoluzioni!!!

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  17. # Emanuela,

    "Cammina senza lasciare tracce"

    Jiddu Krishnamurti

    Viviamo in un mondo, al contrario, ossessionato dal pensiero di lasciare qualcosa. E viviamo in mezzo a mucchi di immondizia fisica, spirituale, mentale. Se non si getta tutto, ciò che di veramente sacro, buono, eterno, non emergerà mai, rimarrà sepolto nella confusione di tutte le cose. Ogni cosa ha un ciclo di nascita, crescita e morte. E forse risurrezione. Ma se il chicco di grano non muore la nuova pianta non nasce. E se il sale non si scioglie completamente nella pasta, e scompare, non gli da sapore. L'immortalità non sta in noi, nel conservare un pezzo di vita, sta nello sparire affinchè qualcosa di noi, e forse niente, possa essere trasmesso a qualcun altro.

    Scusate se ho un po' monopolizzato questo post :-)

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  18. Cara Emanuela, Exo mi fa riflettere molto,sulle ragioni di fondo dell'esistenza e non finirò mai di ringraziarlo abbastanza. Ma resto molto affezionata alle tracce; posso ignorarle, ma intanto ci sono; quelle della blogosfera si aggiungono a quelle materiali, iconografiche, scritte cartacee ...

    Ora dico un paradosso: nessuno si riconosce nello spettatore delle manifestazioni cruente del Colosseo, per esempio; eppure nessuno pensa di abbattere quella struttura...

    Mi sono spinta oltre la tangente ...

    Grazie Emanuela, buon lunedì ...

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  19. Exo,ho inviato senza leggere la tua replica.

    Non hai affatto monopolizzato, hai offerto spunti di riflessioni, rilanciato con nuovi stimoli che proiettano oltre le dimensioni di questo post. Sei sempre benvenuto!

    Grazie e buon lunedì.

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  20. Ciao Exo!
    la citazione di Jiddu Krishnamurti è bellissima per carità e la si può applicare a tante cose e magari anche ad un blog.
    Ma la vita, come la intendono molti è fatta di cose e di sentimenti. Il fatto di avere un blog è si un passatempo, ma coinvolge tanta gente. gente che toglie il suo tempo per leggere ciò che si scrive e tempo per commentare.
    Ognuno prende i commenti con leggerezza tanto che non risponde mai, altri, (come me), che sono la cosa più preziosa che un viandante mi possa lasciare.
    Si crea una sorta di affetto che alla fine diventa qualcosa di unico tanto c'è passione. Io anche se non ho voglia di scrivere lascio un commento ogni tanto, anche solo per far sapere che sto bene... provo tanto rispetto per chi mi segue e so che qualcuno si preoccupa, allora lo faccio senza problemi.
    Detto questo, cancellare un blog, PER ME, senza preavviso, senza lasciare nulla è una mancanza di rispetto. Chiunque cancelli un blog, cancella il mio affetto, il mio tempo e le mie parole.
    Ovviamente ognuno reagisce con l'egoismo che ritiene opportuno, nulla di male pensare solo a se... anzi, io ne sto divenendo una cultrice, ma di base ci deve essere sempre il rispetto per chi rimane.
    Io posso anche divorziare da mio marito, posso anche discutere con mio padre, ma in questa vita come viene percepita io non posso cancellare nessun di loro...
    Noi tutti possiamo sparire senza lasciare tracce... ma bisogna essere consapevoli che qualcuno ci rimarrà male e se non interessa.. grazie lo stesso!

    Come dico sempre: questa è la mia opinione e come tale totalmente opinabile!

    Grazie dello spazio cara Graziana, spero di non averlo invaso troppo!

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  21. Sono io che ringrazio te e tutti gli altri, cara Sara!

    L' interazione è una gratificazione e ricchezza arricchente (perdonami il gioco di parole).

    Questa interessante conversazione la porterò in primo piano, facendone un nuovo intervento, come feci a suo tempo, con i ricchi commenti al post di Fukushima.

    Grazieancora, alla prossima Sara!

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  22. Veramente appassionante questa discussione,soprattutto il dialogo fra l'autore del post e i commentatori, ma anche fra questi ultimi. Questo spesso rende un blog unico e perciò patrimonio di tutti, come ribadisce anche Sara. Per questo chi cancella il suo blog non cancella solo un pezzo della sua vita, ma "ruba" anche quella degli altri

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  23. Ciao Sara,

    comprendo il tuo ragionamento e mi fai sentire in colpa perchè non ho ancora commentato le splendide foto di Santo Domingo, ma ogni volta che le vedo mi imbambolo e dimentico di scrivere. E a volte mi chiedo: "che cavolo ho da dire?". E comprendo che andarsene così "senza lasciare tracce" procura un dolore.

    Ed è un ottima cosa. Perchè allena alla vita. Se non riesco a "lasciar andare" un blog, una persona, una città, una vita... come farò quando la mia mamma, il mio papà, mia nonna se ne andranno e mi lasceranno solo? E come potrò perdonarli per avermi lasciato solo anche quando sono in vita, se non riesco ad accettare che uno sconosciuto con cui avevo un rapporto via web se ne vada via lasciandomi? Comprendo che l'abbandono del web provochi la perdita di qualcosa, una quasi-amicizia, quasi-conoscenza, quasi-scambio, ma la vita è questa, è solo questo, impermanenza. E, purtroppo, la perdita di qualcuno ci aiuta a crescere, ad imparare, ad essere pronti quando saremo noi a dover lasciare tutto, tante volte nella vita forse, ma sicuramente verrà anche un momento in cui se non siamo pronti e preparati a "lasciarsi", lasciare quaggiù sarà un autentico orrore. Lo so perchè ho una nonna che adesso ha quasi 101 anni e proprio non è pronta. Ma anche un'altra nonna sofferente, non mi sembra pronta al distacco, all'abbandono. Eppure arriverà, occorre essere preparati, altrimenti è la distruzione di una famiglia intera, per chi va via e per chi rimane.

    Lasciar andare le cose e le persone ci insegna la vita, e ci da anche una speranza per quello che c'è dopo. Se stiamo legati a ciò che per sua natura è impermanente, quello è l'inferno.

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  24. Bello Luigina, bello davvero, è un dono grande quello che mi state e ci stiamo reciprocamente facendo.

    Grazie per questa tua ulteriore attenzione :-)

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  25. Exo, io e te parliamo di due cose diverse... Io parlo di cose che possono essere evitate. Che cosa costa lasciare un blog in rete? Dentro non c'è solo del tuo ma ci siam dentro tutti!

    Poi è ovvio che non mi impicco al primo albero perché il bloggher di turno cancella tutto, ma un "grazie lo stesso" quando cancella senza tanti problemi.. io lo dico!

    Ma anche nella vita io non posso concedermi di andarmene via senza dire nulla. Certo sarebbe bello quando uno non ne può più, andarsene via senza dire nulla a nessuno.. ma concedo un poco di stizza a chi rimane senza sapere che fine ho fatto...

    Ma penso che tu ed io abbiamo una visone della vita,siamo su due piani differenti e a meno che qualcuno scenda o salga... non ci troveremo mai ;-)

    Una cosa ho detto e la ripeterò fino alla fine; per quanto preziosi siano i commenti, nessuno è obbligato a lasciare nulla da me, se lo fa è solo perché ne ha voglia e sopratutto perché ha qualcosa da dire!

    Un abbraccio e un grazie a tutti voi!
    :-)

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  26. Eh, eh... SARA, perdonami ma...

    Non è che Tu ogni tanto avresti voglia di lasciare tutto in asso e assentarti per riprendere fiato e non sentire nessuno, ma non lo fai...

    e non approvi chi invece si prende la Libertà di farlo senza pensare alle conseguenze?


    Sulle foto di Santo Domingo l'unico commento è: Bellissime... Allora si può vivere senza tutte quelle inutilità che abbiamo da noi!

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  27. Ossignore Exo... ma no, nel modo più assoluto... lasciare il mio Tomo, mio figlio, i miei famigliari e gli amici?
    No, per quanto io ami la solitudine.. loro sono una parte di me che non ho nessuna voglia troncare.. Andare via, quello si, ma farlo senza lasciare traccia... questo mai! Non voglio che gli altri lo facciano e lo faccio io?

    Io direi di non monopolizzare questo post.. magari possiamo fare un argomento a casa nostra e discutere quanto vuoi... Ma fra una settimana che io questa settimana mi assento.. ma non sparisco! ;-)

    Ciao Exo!!

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  28. Sara, Exo ...
    è un piacere leggervi...Dite cose giuste entrambi, ma guardate l'orizzonte da un punto di vista diverso :-)

    Tutti noi siamo più ricchi, grazie alle considerazioni altrui.

    Un abbraccio a tutti

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  29. Vero Graziana.. è quello che dico pure io! Infatti mi son resa conto che ho dimenticato una parla nella frase ad Exo ora la correggo.. almeno si capisce cosa ho detto:
    Ma penso che tu ed io abbiamo una visone DIVERSA della vita, siamo su due piani differenti e a meno che qualcuno scenda o salga... non ci troveremo mai ;-)

    Grazie ancora dolcezza!!
    Un bacione!
    :-)

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  30. Sara, Exo, siete fantastici, mi battete sul tempo, sì che sono impedita...

    Siete a CASA VOSTRA, lo ribadisco, non c' è monopolio che tenga!!!

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  31. Sara ... :)
    Replicato di nuovo senza leggere ...

    Baciotti

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  32. Ri-replico ...
    Secondo me "lasciare andare" è una cosa diversa da quello che intendevo dire io.
    Io voglio dire che dare un colpo di spazzola su parti della propria vita non ha senso, perchè se oggi sono come sono, è il frutto di tutto quello che è stato prima, volerlo cancellare o scordare non è possibile ... non aggrapparcisi (e quindi lasciarlo andare) è un'altra cosa ... sempre secondo me ...
    Che bello spunto di riflessione Graziana, grazie!

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  33. Beh, magari la cosa più saggia è fare come con i gatti:

    li lasci davanti alla porta, se vogliono entrare entrano, altrimenti vanno via. Non fai niente per trattenerli, niente per lasciarli andare. Tanto poi alla fine decidono loro.

    Possiamo pensare a noi stessi come i padroni di casa, gli altre e le cose come i gatti: se vogliono rimanere rimangono, se se ne vogliono andare, sono liberi.

    A proposito, dopo ripetuti tentativi di trovare un gatto, ma mi fregano sempre sul tempo, ho deciso di prenderne due.

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    1. Mi sa che ci hai proprio ragione Exo. Questa è la spiegazione ultima e inconfutabile.

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    2. Ho sempre ragione,è il motivo per cui mio padre anni fa raccontava che sono nato già vecchio. meno male che sono anche molto MODESTO altrimenti avrei vita dura :-)

      la verità è che ci sono delle REALTA' molto evidenti, ma le rifiutiamo perché cerchiamo di rendere la vita un po' più... bella, pensiamo. Invece la vita è bella proprio quando prendiamo nota dei suoi limiti e ci piace lo stesso. Anche se ci fa soffrire. Però la sofferenza E' esistenza. Finché si attua una separazione (dualismo - ci teniamo ciò che ci piace, il resto non va bene, non è possibile, lo cambiamo) occorre prendere ogni giorno dosi massicce di stimolanti, zuccheri, dolcini colorati, un po' di alienazione televisiva per tirare un po' avanti, ma negli anni vedo che proprio.... NON FUNZIONA!!!!

      Oddio, dovessi dare cmq un consiglio sarebbe quello di non dire mai nulla, anche se sai di avere ragione, alla lunga l'esposizione di una verità non viene accettata nel breve periodo, e perdonata nel lungo.

      Ma cosa si può fare
      siamo barche in mezzo al mare
      si può sempre e solo ricordare
      che questa vita è da amare!!!!!

      Ciao!!!!!

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    3. A proposito, sono passati più di tre anni dal post, adesso i miei due gattini hanno circa 2 anni e mezzo e sono una gioia quotidiana!!!!! Ciao!!!!!!!

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    4. Questa vita è proprio da amare ... Anche questa è una verità inconfutabile. Per i tuoi gattini, oltre che felini-autonomi-decondizionati, ma io aggiungo simboli dell'alterità diversa da noi pseudopadroni di casa, che ne diresti di una bella foto da farmi vedere nel tuo prossimo post?? Ancora Buon Anno!

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    5. Beh, sì, alla fine il mio blog è rimasto aperto, forse perché non ho mai tenuto ad esso in modo eccessivo, credo che "l'indifferenza" Gesuita che tanto mi piace paghi: grossomodo dice compi l'azione e lascia perdere l'esito, non preoccuparti del risultato, non è nelle tue mani. Però mi sa che lo dice anche il buddismo. E forse anche l'induismo e forse.. mi sa che alla fine le grandi religioni sono tutte d'accordo su questo!!!!!

      Il distacco mi è necessario per non rovinare tutto, finché sono distaccato dalle mie cose non ho motivo di buttarle e non mi pesano. Se rimanessi attaccato mi soffocherebbero. Però ho un gatto che esce sempre e mi fa preoccupare ma non riesco a "distaccarmi" dalla preoccupazione!!!

      vediamo se riesco ad allegare le foto, aspetta.....

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    6. Fatto, che fatica, non ero più abituato, sono sul mio Blog adesso. Auguro a Te e ai tuoi lettori un Felice Nuovo Anno, ciao!!!

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    7. Grazieeee!!!! Corro a vedere! Ma che bello!!! Ero sicura che l'avresti fatto, ma non seduta stante :-)

      Il distacco è una bellissima cosa cui mi sto allenando anch'io: qui non posso che essere pienamente d'accordo. E tutte le volte che mi riesce questo gesto mentale sono sempre intimamente soddisfatta: Felice Anno Nuovo anche a Te :-) Arrivo!

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  34. Emanuela, interessante la tua precisazione; forse riesce a farci convergere tutti ...

    Grazie a tutti voi; la mia era una semplice riflessione; ne è scaturita una profondità che non avrei (non avremmo immaginato).

    Exo, conosco per esperienza l' indole dei gatti: sono loro che scelgono l' umano con cui condividere ... :-)

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  35. Scusate io riapro il tavolo in quanto ho notato un equioco di fondo sul quele ci siamo persi. Ed è questo:

    nel post si parla di blog che hanno GIA' chiuso. quindi non è una cosa evitabile, arrivi e trovi CLOSED, fine del discorso. Non è EVITABILE e non possiamo farci niente, il GATTO ha scelto l'appartamento di un'altra persona. Può essere giusto, sbagliato, offensivo o meno, ma ci troviamo di fronte a "ciò che è". Non abbiamo voce in capitolo, è stato fatto senza il nostro permesso e nessuno lo ha chiesto.

    A questo punto possiamo solo accettare o rifiutarlo, ma non c'è una scelta, un'opzione, uno schema di comportamento, possiamo solo dire "sì" o "no".

    Nei commenti abbiamo posto l'accento diversificando le posizioni, ma a mio avviso ci siamo allontanati. Non si tratta di "è giusto chiudere un blog", su quello si può discutere, ma "il blog è già chiuso". Come nella vita, prima accadono le cose, poi ne veniamo a conoscenza. Lì possiamo agire, sulla nostra risposta.

    Io, personalmente, per coerenza, risponderei... "Ah sì?"(http://exodusclic.blogspot.com/2011/10/ah-si.html) :-)

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  36. "L'andare avanti è piuttosto un tornare indietro, verso il cominciamento" (Hegel)

    "Ah si?"
    Però perché non mi dici quello che ti passa per la testa? Io non lo voglio supporre ... Vorrei saperlo da te, perché mi piace capire e capirti. Non sei d' accordo? Amen!

    RispondiElimina
  37. eh...

    sarebbe bello poter comprendere...

    Visto che mi piacciono le citazioni, anche se pochi sono d'accordo penso, però queste parole sono lì da quasi tremila anni e rimarranno ancora lì fino alla fine dei tempi. Hegel e tutto il resto scompariranno, ma queste rimarranno. solo per dire che nessuno ci conosce, neppure noi ci conosciamo, non conosciamo i nostri pensieri, vogliamo conoscere quelli degli altri. Ma c'è chi ci conosce.



    Salmo 139.

    Signore, tu mi scruti e mi conosci,
    tu sai quando seggo e quando mi alzo.
    Penetri da lontano i miei pensieri,
    mi scruti quando cammino e quando riposo.
    Ti sono note tutte le mie vie;
    la mia parola non è ancora sulla lingua
    e tu, Signore, gia la conosci tutta.
    Alle spalle e di fronte mi circondi
    e poni su di me la tua mano.

    Stupenda per me la tua saggezza,
    troppo alta, e io non la comprendo.
    Dove andare lontano dal tuo spirito,
    dove fuggire dalla tua presenza?
    Se salgo in cielo, là tu sei,
    se scendo negli inferi, eccoti.
    Se prendo le ali dell’aurora
    per abitare all’estremità del mare,
    anche là mi guida la tua mano
    e mi afferra la tua destra.
    Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra
    e intorno a me sia la notte»;
    nemmeno le tenebre per te sono oscure,
    e la notte è chiara come il giorno;
    per te le tenebre sono come luce.

    Sei tu che hai creato le mie viscere
    e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
    Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
    sono stupende le tue opere,
    tu mi conosci fino in fondo.
    Non ti erano nascoste le mie ossa
    quando venivo formato nel segreto,
    intessuto nelle profondità della terra.
    Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
    e tutto era scritto nel tuo libro;
    i miei giorni erano fissati,
    quando ancora non ne esisteva uno.
    Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
    quanto grande il loro numero, o Dio;
    se li conto sono più della sabbia,
    se li credo finiti, con te sono ancora.

    (..)

    Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore,
    provami e conosci i miei pensieri:
    vedi se percorro una via di menzogna
    e guidami sulla via della vita.


    Ecco, quando leggo una cosa così, che domande posso ancora avere, come fanno a non svanire tutte, a non arrivare alla "fine del pensiero"?

    Mi chiedi cosa mi passa per la testa. Niente, il pensiero è finito. E mi ha reso anche felice.

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  38. Exo,Grazie del tempo che mi stai dedicando; il quesito del post mi appare il pretesto che convoglia verso meditazioni più elevate.

    Voglio solo precisare che la domanda del mio ultimo commento non era rivolta a te personalmente ... Ma all'ipotetico blogger che chiude i battenti e spranga l'uscio di casa.

    Grazie ancora e buona giornata :)

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  39. Allora, per finire (:-)) ti racconto perchè è probabile che io, tra breve, chiuda il mio di blog, mi aggancio a questo discorso così ti do' l'anteprima:

    perchè non c'è davvero niente da scoprire, alcuna cosa che non sia già stata rivelata, niente di nascosto (lo vedo continuamente quando leggo testi millenari)...

    E' solo che non abbiamo dentro di noi lo spazio necessario per accogliere quelle verità che sono gratis, accessibili, spesso talmente evidenti...

    Ma manca dentro di noi qualcosa. Spazio, capacità di accoglienza, di accettazione.

    E' vero che la ricerca va fatta non fuori ma dentro, ma non per scoprire qualcosa, no, quello è già evidente, ma per fare spazio alla verità. E gli spazi tendiamo a chiuderli. E tutto così inutile, non in quanto inutile lo scambio, ma non c'è più niente da aggiungere, occorre solo fare spazio dentro alla verità, e questo non lo ottieni con lo studio, la lettura, lo scambio di idee, la partecipazione...

    Magari è per questo che altri hanno chiuso, forse solo perchè hanno visto la stessa inutilità magari senza esserne perfettamente lucidi, chissà... Ma se io faccio una cosa che non mi sodisfa più, e continuo, è un'atteggiamento saggio, oppure è meglio azzerare tutto e ripartire con un'altra storia, un'altra attività, qualcosa in cui possa avere un nuovo successo...?

    Sì azzerare, fare spazio dentro, non lasciare niente perchè cmq occupa spazio. Io non devo solo fare piazza pulita di tutti gli insegnamenti, di quello che mi è stato detto, insegnato, nooo... quello e' il meno, la stupidagine, l'inezia, la parte facile. Io devo fare piazza pulita soprattutto di ciò che ho detto a me stesso, devo rinnovarmi. Devo fare piazza pulita di ciò che sono. E sarei curioso di sapere se il nuovo ME quello che riparte adesso, dirà le stesse cose di quello che sto cancellando. Perchè se per caso, avendo azzerato, dice cose diverse, vuol dire che il precedente non era vero, che quella vita non era vera, che era un fantoccio costruito e senz'anima.

    Vabbè, mi fermo qui (ma mai dire mai :-))

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  40. Te possino ... Pure tu te ne vuoi andare. Mi dispiacerebbe, ma alla luce di quanto dici non potrei trattenerti.

    Di me non ti libererai, conservo alcuni commenti in posta elettronica e di lì potrei raggiungerti, salvo trovare chiuso anche di lì :-)

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  41. Ancor oggi un'Amica blogger ha bloccato e chiuso il Suo senza un'accenno...pensieri si sono susseguiti nella mia mente...ma ho compreso , dopo attenta riflessione che non ci si può porre a decisione rispetto a chi , nel Suo piccolo mondo virtuale desiderava lanciare un segnale che non è stato recepito...quante volte ci capita di mettere nel blog un fatto che ci ha colpiti duramente...cammuffato in modo che solo chi ne è coinvolto lo recepisca...è difficile entrare nel privato , anzi impossibile quando vi è di mezzo un monitor con tastiera...solo accettare e sperare che l'Amica/o virtuale o no sia sereno...
    interessante lettura Graziana..
    dandelìon

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  42. @dandelìon: Benvenuta e grazie del commento!
    Vero: rispettare un nuovo modo di essere e sperare nel meglio; di più non è possibile...

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  43. Con piacere ho trovato il blog di Lara (Estate incantata)accessibile alla lettura; le dico semplicemente:
    Grazie ... Con l' augurio di un Buon Cammino.

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  44. Non conosco le ragione che possono determinare la chiusura di un Blog, ma certamente sono motivazioni coscenti di non poter mantenere tempo al proprio tempo. Dispiace certamente resettare in un attimo un mondo creato attimo per attimo per diversi anni, è davvero diffcile credere di poter cancellare i ricordi con un click: ma a volte cio avviene. Ringrazio te Grazana per la gentile visita mi prometto di seguiguirti con sincero piacere. Buona Giornata.
    Maurizio

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  45. Grazie Maurizio, buona giornata anche a te. Rispetto tutte le scelte legittime , ma mi spiace sempre la perdita di un patrimonio di idee e di emozioni ... i pensieri scritti nel web sono elevazioni immateriali che è sempre bello contemplare :)

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