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domenica 16 marzo 2008

Tornata alla normalità ... si spera

Che bello respirare, avere la voce di sempre, muoversi senza oppressione.
Sì, ho avuto una bruttissima bronchite che ancora mi costringe a dormire seduta in poltrona, per le costole doloranti...

Come 25 anni fa, quando mi ammalai di placche alla gola...

In entrambi i casi, una forma resistente agli antibiotici. Le punture mi stanno guarendo. Ma questa volta è stato terribile, perché andavo peggiorando nonostante le cure e non sono stata presa sul serio dal medico che forse mi ha considerato semplicemente una lagnosa paziente impaziente ...
Venticinque anni fa, avevo ancora il mio straordinario medico di famiglia che mi seguiva dall' età dei due anni; Egli prima di tutto stabiliva un rapporto di empatia; altro che scribacchino burocrate ...

Quando studiai Karl Popper la prima volta, questi sosteneva, a proposito della falsificabilità di qualunque teoria, che è vera fino prova contraria:
- Quale medico non rivedrebbe la sua congettura, se questa mancanza comporterebbe la morte del suo paziente?
Alla faccia ...

Comunque, non avevo mai considerato l' importanza vitale del respiro: tutto scontato quando ce l' hai a portata di mano. Com' è importante salvaguardare la propria salute, prevenire ciò che è possibile, dono troppo bello...

3 commenti:

  1. Graziana, Mia nonna mi diceva:
    " di due cose devi aver paura: delle correnti d'aria e di perdere la libertà"

    Le correnti d'aria erano proprio legate alle malattie che causavano problemi respiratori!!!

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  2. Che bella sorpresa Carlo!!!
    Benvenuto in questo angolino sperduto e sconosciuto. Grazie, grazie mille per il tuo commento.

    Quanta saggezza nel pensiero di tua nonna, considerato che all' epoca sua forse non c' erano neppure, gli antibiotici. Quindi era fondamentale prevenire. (cosa che io non ho fatto e non ho neppure curato subito...poi ci si mettono pure i sanitari e siamo a posto :-)

    La libertà...già, altro dono inestimabile...

    Ancora grazie :-)

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  3. oops!!! dovevo dire gli operatori sanitari ... ma forse anche questo è un lapsus freudiano ;-)

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