Eccoti di nuovo, disagio di una vita intera.
Dopo più di cinquant'anni, ho potuto sperare che sparisse dalla circolazione, o che al limite rimanesse per sempre, evitandomi questi repentini adattamenti. Invece pare che debba rimanere per sempre.
L'Italia, infatti, pare che non voglia prendere posizione rispetto alla richiesta dell'Unione Europea che chiede di adottare uno dei due orari, solare o legale, per tutto l'anno. La nostra originalità sembra orientata a non scegliere, a lasciare le cose come stanno: questo era stato l'orientamento di Conte.
Io soffro nel passaggio all'ora legale, sto invece benissimo al ritorno all'ora solare, forse perché sono molto in sintonia con i ritmi naturali. Insonnia e tachicardia, mi accompagnano di solito fino a giugno inoltrato.
Ora che sono in pensione cerco di difendermi ignorando le lancette per quanto possibile, mentre nella precedente vita lavorativa, o ancor prima da studentessa, ho sempre rincorso il tempo, oltre ad avere disagi fisici.
Ma io mi chiedo, indipendentemente dal mio personale modo di essere, è davvero utile questa ora legale?
Inoltre, di fronte alla richiesta di fare una seria valutazione e scegliere uno piuttosto che l'altro orario, perché si dovrebbe dribblare?