Quali auguri ?!?!
Della banalità cui è ridotta questa giornata (Giornata internazionale della donna) ho già parlato altre volte.
Ma stavolta, non sono capace neppure di quello.
Il mio pensiero va ad Antonietta Gargiulo. Ad una donna che domani saprà degli imminenti funerali delle sue figlie.
Siamo di fronte a una mattanza. Una mattanza perpetrata ai danni delle donne: sgozzate, fatte a pezzi, deturpate, stuprate.
Quale festa? Ma per cortesia ...
Frutti malsani di una società malata e senza valori.
Di una società dove tutto è lecito, dove non c'è nessun tentativo di demarcazione tra ciò che si può e ciò che non si può. Una società dove le regole elementari per una convivenza civile non esistono più.
Dove la parola responsabilità e senso del dovere sono perlopiù ignorate.
Lo vedo anche nella mia classe di alunni. Combatto, non mi arrendo, vado fino in fondo, non mollerò mai, da buon don chisciotte consapevole: ma la presenza del muro che rema contro ce l'ho tangibilmente di fronte... Purtroppo ... Chiaramente non per me.
Che dire?! Scusate lo sfogo. Non è una lamentela. Ma pura indignazione.
Un'immgine sì, la pubblico e la dedico a tutte le passanti. L'ho ricevuta da un mio ex alunno, padre di due bambini. Me l'ha inviata così, senza parole. Quanto ho apprezzato quel silenzio ...
Della banalità cui è ridotta questa giornata (Giornata internazionale della donna) ho già parlato altre volte.
Ma stavolta, non sono capace neppure di quello.
Il mio pensiero va ad Antonietta Gargiulo. Ad una donna che domani saprà degli imminenti funerali delle sue figlie.
Siamo di fronte a una mattanza. Una mattanza perpetrata ai danni delle donne: sgozzate, fatte a pezzi, deturpate, stuprate.
Quale festa? Ma per cortesia ...
Frutti malsani di una società malata e senza valori.
Di una società dove tutto è lecito, dove non c'è nessun tentativo di demarcazione tra ciò che si può e ciò che non si può. Una società dove le regole elementari per una convivenza civile non esistono più.
Dove la parola responsabilità e senso del dovere sono perlopiù ignorate.
Lo vedo anche nella mia classe di alunni. Combatto, non mi arrendo, vado fino in fondo, non mollerò mai, da buon don chisciotte consapevole: ma la presenza del muro che rema contro ce l'ho tangibilmente di fronte... Purtroppo ... Chiaramente non per me.
Che dire?! Scusate lo sfogo. Non è una lamentela. Ma pura indignazione.
Un'immgine sì, la pubblico e la dedico a tutte le passanti. L'ho ricevuta da un mio ex alunno, padre di due bambini. Me l'ha inviata così, senza parole. Quanto ho apprezzato quel silenzio ...
E quanta ragione hai, Graziana!!!! Da vendere!
RispondiEliminaIo come ho anche scritto nel mio post, festeggio con un minuto di silenzio, chiamalo raccoglimento se vuoi, per onorare le vittime che ci sono state e che ci saranno ancora.
Un abbraccio
Grazie Patricia. Un abbraccio.
EliminaHai ragione ! Anch'io penso a quella povera mamma che presto saprà di aver perso due figlie e a tutte le altre donne maltrattate. Un saluto
RispondiEliminaGrazie del riscontro mia cara. Saluti a te.
EliminaHai fatto bene Graziana, un giusto sfogo; però vedi che grandi uomini hai contribuito a creare. Bacio.
RispondiEliminaPensiero stupendo!!!
EliminaMi hai strappato un sorriso raggiante. E' vero. I miei alunni sono fantastici. Anche quelli che non sento più. Ti abbraccio.
Già che tristezza che ancora sia tutto così ingiusto...
RispondiEliminaBellissima la foto. Buona serata ed abbraccio.
Frutto di una società molle, senza valori. E' molto grave e sarà sempre peggio se non si corre ai ripari. Grazie, ti abbraccio.
EliminaAuguro a te e ai tuoi cari una serena Pasqua, abbraccio immenso!
RispondiEliminaGrazie infinite infinite. Un abbraccione
RispondiEliminaCiao Graziana passo per un saluto, condivido il to sfogo in questo post. Un abbraccio.
RispondiEliminaFrancy
Che bello ritrovarti, Francy. Grazie.
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