Dentro un carro,
legato per il mercato
c'è un vitello con l'occhio triste;
alta sopra di lui c'è una rondine
che vola velocemente nel cielo.
Rit. Come ridono i venti,
ridono con tutta la loro forza,
ridono e ridono per tutto il giorno
e metà notte d'estate.
Dona, dona, dona...
Basta, piangere! - dice il contadino –
chi ti ha detto di essere un vitello?
Perché non hai le ali per volare come la rondine,
così fiera e libera?
Rit. Come ridono i venti...
I vitelli sono facilmente legati e macellati,
non se ne sa la ragione;
Perché non hai le ali per volare come la rondine,
che ha imparato a volare?
La musica e parole del testo, nato durante il nazismo, sono rispettivamente di Sholom Secunda ed Aaron Zeitlin, entrambi ebrei. Il motivo, semplice ed orecchiabile, riflette metaforicamente la tragica realtà della deportazione. Donovan e Joan Baez lo interpretarono e incisero negli anni "60.
Un bellissimo testo : aiuta a ricordare perchè
RispondiEliminagli orrori non si ripetano.
Grazie Costantino, leggo solo ora, perdonami il ritardo.
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