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domenica 12 febbraio 2012

I ragazzi che si amano - Omaggio a Jaques Prévert


I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.

Non sono televisiva, ma in questi giorni mentre sfaccendo, computer sincronizzato per ascoltare i bollettini meteo, mi invade insistentemente questo spot pubblicitario:




https://www.youtube.com/watch?v=jyKlVpGlras - guarda da youtube

Non posso non ricordare la poesia di uno degli Autori più letti nei miei anni giovanili, sebbene la conclusione dello spot sia completamente estranea al messaggio di Prévert.

Egli partecipa gioiosamente a quell'esperienza unica in cui "les enfants qui s'aiment" sono proiettati oltre la quotidianità, in altra dimensione; i passanti, prigionieri della banalità invece ...

Felici associazioni!

29 commenti:

  1. Bellissimi versi..mi ricordano gli anni delle scuole medie!
    Grazie della condivisione.
    Buona domenica a tutti i mattinieri!

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    1. Grazie mille, Arianna; vedo che siamo in tanti al mattino!
      Buona domenica anche a te ...

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  2. Prevert...un poeta che mi è sempre piaciuto!! buona domenica a Te

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    1. Grazie della visita e ... Piacere di conoscerti.Ancora buona Domenica!

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  3. Buona domenica Graziana!
    Sono felice di fare la tua conoscenza e mi piace moltissimo
    anche il tuo blog.
    Ciao:)
    Luci@

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  4. leggermente dissacrante, un pò laico.....altro che Manzoni!!

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    1. Sììììì .... Mi piace sempre! Senza perbenismi e senza veli!

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  6. Che "furbetta" la Perugina....
    Prevert...così romantico . Un bel ricordo dell'adolescenza: regalai una raccolta delle sue poesie al mio "moroso"...

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    1. In un modo o nell' altro, tutti abbiamo avuto legami con Prévert, a ognuno la sua associazione, come immaginavo. Grazie del passaggio.

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  7. Sigh, sono vecchio ormai, e quando potevo essere quello che scrive Prévert neanche mi interessava.

    I ragazzi che si amano, sono quelli che soffrono insieme e sognano insieme un futuro migliore, ne ho un esempio qui sul lavoro una giovane di 28 anni la cui famiglia è immigrata dall'est Europa, convive con un giovane, di colore, da molti anni, e quando parla usa il "noi", è incollata spiritualmente alla sua anima gemella.

    Neanche le donne sposate usano il "noi", usano la prima persona singolare, "io" per parlare di se stesse.

    Ecco, s'è capito, sono geloso del giovane di colore che ha trovato una bella ragazza con una mentalità così.

    I ragazzi che si amano a volte sono poveri, e quando si è poveri l'amore è una ricchezza senza altre distrazioni.

    Ciao, splendido post :-)

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    1. Uh... Vecchio tu?! Allora io sono mesozoica ...

      Bella anche la tua evocazione: il noi per "incollaggio" spirituale all' anima gemella. Spero che il fortunato giovane di colore si renda conto di cotanta fortuna e la tenga gelosamente stretta stretta.

      Già, l' amore, ricchezza spirituale senza eguali.

      Ciao e grazie.

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    2. Sapessi che tenerezza mi fanno. :-)

      Hanno tante difficoltà, paure e problemi di salute: anche se sono entrambi bei giovani lei potrebbe avere qualcosa di cui preoccuparsi in futuro, ma finchè stanno insieme si sostengono a vicenda e vivono alla giornata.

      Sono tra i giovani più coraggiosi che conosca, e... non sono italiani di origine. Credo che se il nostro Paese vorrà ridiventare grande, dovrà affidarsi a giovani come loro.

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    3. "Non sono italiani di origine": la dice lunga. C' è molto da ripensare per l' educazione dei nostri giovani.

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    4. Guarda, ti dico la verità: già i giovani italiani sono pochi e quindi destinati ad essere demograficamente schiacciati, ma a parte questo non sono stati temprati nell'umiliazione e nel dolore come questi ragazzi che vedo provenire dai paesi più poveri Non tutti certo, solo quelli le cui famiglie hanno dovuto scegliere tra una vita di delinquenza e una vita di sacrifici, sin da bambini, e hanno scelto di privare dell'infanzia i loro figli pur di preparargli un futuro diverso dal loro.

      La ragazza a sedici anni lavorava la sera in un ristorante e studiava di notte, con i tazzoni di caffé vicino ai libri. Adesso a 28 anni, lavorando, si laurea a giugno, lavoro (sfruttamento) permettendo. Eppure non molla, continua.

      Ecco, è una gioventù così che dovrebbe trainare il paese, non dei giovani (nostrani) che in fin dei conti non hanno potuto sviluppare, fortuna loro, la stessa tempra. I nostri ragazzi saranno bravi, laboriosi, onesti, ma non hanno quel disperato bisogno di esistere socialmente che rende così energiche queste persone, dovremmo lavorare insieme per migliorarci a vicenda, non averne paura. Da soli non ce la facciamo, né noi né loro, a competere con il resto del mondo ugualmente affamato di opportunità.

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  8. Mi sono sempre riconosciuta in questa meravigliosa poesia.
    Grazie per avermela riportata alla memoria

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    1. Bella eh ... Grazie a te per quanto stai scrivendo in questi giorni.

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  9. Bellissima poesia,ricca di emozionanti ricordi.....
    Ciao Graziana ti auguro una dolce notte!
    Luci@

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  10. Grazie Luci@, serena notte anche a te :)

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  11. Felice di conoscerti, un saluto da Torino, sono amica di Luigina.
    La pubblicità con una poesia così romantica a volte dà fastidio per lo scopo finale..

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    1. Benvenuta e grazie della visita! Sì, ricordo di averti incontrata nel blog di Luigina e occasionalmente abbiamo anche interloquito:)

      Condivido la tua riflessione. Serena domenica!

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  12. salut pas de commentaires tu as choisis un beau sujet ,je t approuve mais n oublie pas aragon (les yeux d elsa )tdeluick

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  13. Conosco poco Aragon, vado a leggere il brano che mi suggerisci.Ciao!

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