E' un tranquillissimo pomeriggio in cui si decide con un gruppetto di colleghe di goderci lo spettacolo pomeridiano del film "Francesca Cabrini". Ci si incontra con un'ora di anticipo, il tempo di un caffé per due chiacchiere che sono sempre balsamo per l'anima.
Ci si racconta, e ci si incontra; tra noi c'è una new entry, una poetessa e pittrice con cui scopro subito affinità elettive; quasi ci dispiace lasciare il tavolo.
Entriamo in sala, pochissime persone data l'ora; film bellissimo e coinvolgente, ma ... una piccola entità ha deciso che mi deve dare noia; quasi che quella pausa rigenerante non l'avessi meritata.
Sento un pizzicorino alla gola, trattengo la tosse per non disturbare, ma lui, il pizzicorino persiste, è costante, non mi da tregua; comincio a sentire freddo.
Dò colpa al mio abbigliamento, più leggero di quello delle altre; di solito non sono per niente freddolosa; anzi mi piace sfidare il freddo che poi mi riscaldo camminando, ma stavolta forse dovevo tener conto dell'escursione termica delle sere di ottobre ... Mah...Mi dà fastidio anche l'aia condizionata.
Mi concentro sul film; mi piace l'ambientazione, gli apparati scenici, i personaggi; mi immergo nella trama ... Alle 20,30 siamo fuori; commentiamo il film, passeggiamo nel centro commerciale, lanciamo uno sguardo distratto alle vetrine, ma il desiderio di raggiungere il tepore dell'abitacolo cresce sempre più; il freddo mi penetra a mo' di lame taglienti.
Sono a casa: 20 minuti di doccia bollente sembrano confortarmi; continuo con una tisana calda; cerco tra gli indumenti invernali il piagiama giusto. Niente: ho freddo. Arriva qualche colpo di tosse le mucose si congestionano: una bella infreddatura, mi dico; e me la sono cercata, manco avessi 10 anni.
Notte insonne. Irritantissima tra freddo e sudate. Si aggiunge un dolore sordo alle ossa del bacino e della schiena.
Ora ti riconosco bastardo! Ci conosciamo! Sei mutato, hai cambiato nome e manco mi interessa saperlo. Ma quando sparirai nei meandri che ti hanno generato???
Ricompari quasi a ricordarci gli anni sottratti alle nostre vite, le tragedie consumate mentre facevi baldoria.
Il tampone conferma.
Due giorni e due notti di aspri combattimenti. Mi hai stesa madida e spossata. Ma le hai pure prese, e di santa ragione, ora sei agonizzante mentre io sono tornata a nuova vita!
Niente più che un raffreddore?