L'antivigilia : Tempo di attesa con "La squilla"
Apro la finestra numero 23 del Calendario dell'Avvento, ormai alla terza edizione, organizzato dalla carissima amica Sciarada del blog "Anima Mundi"
Siamo al 23 dicembre, l'antivigilia.
E'l'imbrunire; la cittadina pullula di un andirivieni concitato e festoso. Gli animi traboccano di gioia . Fra poco è Natale!
L'attesa si fa trepida e intensa, ci si riversa per le vie e le piazze; ci si incontra e ci si racconta. Ci si rivede tutti, è un appuntamento al quale non si può mancare; quelli che possono rientrano persino dall'estero. Questo è un momento di incontro fondamentale. Che Natale sarebbe nell'isolamento?
E' il preludio alla riconciliazione.
Sono ormai le 18.00. Ecco il rintocco veloce della torre civica, in processione ci si avvia verso la chiesetta della Iconicella, dove ci si raccoglie intorno alla celebrazione della messa incentrata sul tema dell'amicizia, della concordia e della solidarietà. Il rintocco a distesa delle campane dei campanili delle altre chiese, accompagna i fedeli nelle proprie dimore, è il momento privato della riconciliazione; è il momento della processione domestica.
Si rende omaggio al più anziano della famiglia, quindi si dissipano eventuali dissapori, rancori e incomprensioni. Segue lo scambio dei doni e una preghiera per i parenti defunti.
Dopo l'intenso pomeriggio ci si riunisce intorno al desco imbandito a festa prenatalizia: di solito a base di baccalà, prelibatezze agricole e fritti tipici natalizi. Poi sarà un crescendo di festa e di tradizioni fino al Santo Natale.
Siamo a Lanciano, fiorente cittadina d'Abruzzo nella provincia di Chieti.
L'antivigilia, tra sacro e profano, è tempo di attesa e di preparativi. E' recupero di atmosfere lontane, è immersione nelle fragranze, nei colori, nei sapori, nelle ricorsività.
E' un'usanza antica quella della Squilla, di quattro secoli, fondata dal vescovo Paolo Tasso della città. Il pellegrinaggio penitenziale alla chiesetta della Iconicella simboleggiava il viaggio di di Maria e Giuseppe. Quella pratica devozionale perdura fino ad oggi.
La cerimonia dei lancianesi sta per iniziare parallelamente al mio accostarmi alla tastiera. Sono in notevole ritardo impedita da improvvisi e improrogabili impegni. Mi scuso con tutti coloro che hanno trovato fino ad ora la finestrella del 23 ancora chiusa.
Ho rivissuto questa tradizione, nel pensiero, con il piccolo Alessandro e l'amica Ambra.
Un raggio di Luce a voi tutti per le ormai imminenti Festività con le parole di un augurio irlandese:
"Che la strada si alzi per venirti incontro,
che il vento soffi sempre alle tue spalle,
che il sole ti illumini e ti riscaldi
e la pioggia cada piano sui tuoi campi
fino al momento in cui ci ritroveremo,
e che Dio ti tenga lieve sul palmo della sua mano."
Come di consueto passo il testimone al blog "De qua e de là" di Elio.
Apro la finestra numero 23 del Calendario dell'Avvento, ormai alla terza edizione, organizzato dalla carissima amica Sciarada del blog "Anima Mundi"
Siamo al 23 dicembre, l'antivigilia.
E'l'imbrunire; la cittadina pullula di un andirivieni concitato e festoso. Gli animi traboccano di gioia . Fra poco è Natale!
L'attesa si fa trepida e intensa, ci si riversa per le vie e le piazze; ci si incontra e ci si racconta. Ci si rivede tutti, è un appuntamento al quale non si può mancare; quelli che possono rientrano persino dall'estero. Questo è un momento di incontro fondamentale. Che Natale sarebbe nell'isolamento?
E' il preludio alla riconciliazione.
Sono ormai le 18.00. Ecco il rintocco veloce della torre civica, in processione ci si avvia verso la chiesetta della Iconicella, dove ci si raccoglie intorno alla celebrazione della messa incentrata sul tema dell'amicizia, della concordia e della solidarietà. Il rintocco a distesa delle campane dei campanili delle altre chiese, accompagna i fedeli nelle proprie dimore, è il momento privato della riconciliazione; è il momento della processione domestica.
Si rende omaggio al più anziano della famiglia, quindi si dissipano eventuali dissapori, rancori e incomprensioni. Segue lo scambio dei doni e una preghiera per i parenti defunti.
Dopo l'intenso pomeriggio ci si riunisce intorno al desco imbandito a festa prenatalizia: di solito a base di baccalà, prelibatezze agricole e fritti tipici natalizi. Poi sarà un crescendo di festa e di tradizioni fino al Santo Natale.
Siamo a Lanciano, fiorente cittadina d'Abruzzo nella provincia di Chieti.
L'antivigilia, tra sacro e profano, è tempo di attesa e di preparativi. E' recupero di atmosfere lontane, è immersione nelle fragranze, nei colori, nei sapori, nelle ricorsività.
La cerimonia dei lancianesi sta per iniziare parallelamente al mio accostarmi alla tastiera. Sono in notevole ritardo impedita da improvvisi e improrogabili impegni. Mi scuso con tutti coloro che hanno trovato fino ad ora la finestrella del 23 ancora chiusa.
Ho rivissuto questa tradizione, nel pensiero, con il piccolo Alessandro e l'amica Ambra.
Un raggio di Luce a voi tutti per le ormai imminenti Festività con le parole di un augurio irlandese:
"Che la strada si alzi per venirti incontro,
che il vento soffi sempre alle tue spalle,
che il sole ti illumini e ti riscaldi
e la pioggia cada piano sui tuoi campi
fino al momento in cui ci ritroveremo,
e che Dio ti tenga lieve sul palmo della sua mano."
Come di consueto passo il testimone al blog "De qua e de là" di Elio.
Sappi che m'hai fatta morì', non per la finestra, chi se ne importa, ma perché non riuscivo a capire cosa ti fosse successo. L'importante è che tu stia bene, ciao Graziana e buon Natale !
RispondiEliminaVolevo scriverti qualcosa mia cara, telefono in tilt, non si sa perché. Scusami mia cara. Impegni di lavoro serrati, scadenze sopraggiunte, interposizioni varie ... Vabbè. Hai ragione, ho sempre pubblicato pochi minuti dopo la mezzanote ... Ti abbraccio.
EliminaGrazie per questo bellissimo post; buon Natale!
RispondiEliminaContraccambio. di cuore. Grazie Costantino.
EliminaBellissima tradizione!
RispondiEliminaGrazie di avermela fatta conoscere.
Buon Natale a te e a tuoi lettori
Grazi infinite a te per essere passata di qui. Sia un sereno Natale e un luminoso Cammino.
EliminaGrande emozioni in questo post, grazie Graziana!
RispondiElimina"L'antivigilia, tra sacro e profano, è tempo di attesa e di preparativi. E' recupero di atmosfere lontane, è immersione nelle fragranze, nei colori, nei sapori, nelle ricorsività."
Eccezionale!
Buon Natale carissima, ciao!
Grazie infinite Pia. Fasci di Luce al tuo Natale. Ti abbraccio.
EliminaRinnovare le tradizioni dà senso alle feste ,queste natalizie in particolare.Si rende omaggio al più anziano della famiglia,si dissipano eventuali dissapori..Davvero interessante e bella tradizione.Grazie per la condivisione ed anche per l'augurio speciale.
RispondiEliminaBuon Natale.
Grazie a te Chicchina. Un raggio di Luce sul tuo Cammino. Buon Natale.
EliminaPer il rotto della cuffia in tempo per augurarti buon Natale! Portiamole avanti queste tradizioni meritano di vivere.
RispondiEliminaGrazie mille. Buon Natale anche a te. Concordo.
EliminaViva le tradizioni, quelle non ce le possono togliere ...
RispondiEliminaBuon Natale
Grazie Folletto, ricambio di cuore l'augurio di serena letizia per le prossime festività
Eliminabello questo tuo racconto Graziana, buon natale :)
RispondiEliminaBentornata Giulia! Buone Festività anche da qui.
EliminaGraazie mille!!1
EliminaBuon Natale!!
RispondiEliminaFrancy
Cia Francy, che bello ritrovarti. Grazie. Serene Festività anche a te.
Elimina