E' difficile rendere la gioia che un insegnante prova quando un bimbo di prima si ill
umina in volto, spalanca gli occhi e:
- So leggereeeeee!
Maestra .... Qui c' è scritto matita!
- Bene:) Qui c' è un breve messaggio (sulla seconda pagina del libro), ma voi cercherete di scoprire cosa c' è scritto, cioè voi a casa proverete a leggere e a capire. Mi raccomando: ognuno leggerà come sa fare, letterina per letterina e poi cercherà di ricomporre la parola intera e infine rileggerà per comprendere il messaggio completo.
Domani mi racconterete
IL MIO LIBRO(immagine del libro) PARLA DI PIRATI E PIUME.
Questa mattina li ascolto leggere, e, ognuno mi vuole riferire anche l' atmosfera di casa sua, i commenti, le meraviglie, le perlessità della mamma, del papà, della babysitter, dei nonni: i miei alunni al momento conoscono solo pochi grafemi, che sono tutti concentrati in questa frase.
Li ascolto perplessa a mia volta, non immaginavo di incontrare tanta aspettativa.
Ed ecco Federico:
- Maestra, ti devo dire una cosa. La mamma si è commossa tanto .... e anche la nonna ... e anche io ... e, in quel crescendo di pause e di rinnovata emozione, comincia a piangere e mi abbraccia ...
E pure io mi commuovo, impotente, immersa in un silenzio intenso, tra sguardi empatici e interroganti ...
E mentre stringo Federico riesco a dire:
- Sapete? A volte si può piangere anche di gioia; a qualcuno capita .... non a tutti ... né si deve fare per forza ...
Queste sono le gioie immense del mio lavoro...
umina in volto, spalanca gli occhi e:
- So leggereeeeee!
Maestra .... Qui c' è scritto matita!
- Bene:) Qui c' è un breve messaggio (sulla seconda pagina del libro), ma voi cercherete di scoprire cosa c' è scritto, cioè voi a casa proverete a leggere e a capire. Mi raccomando: ognuno leggerà come sa fare, letterina per letterina e poi cercherà di ricomporre la parola intera e infine rileggerà per comprendere il messaggio completo.
Domani mi racconterete
IL MIO LIBRO(immagine del libro) PARLA DI PIRATI E PIUME.
Questa mattina li ascolto leggere, e, ognuno mi vuole riferire anche l' atmosfera di casa sua, i commenti, le meraviglie, le perlessità della mamma, del papà, della babysitter, dei nonni: i miei alunni al momento conoscono solo pochi grafemi, che sono tutti concentrati in questa frase.
Li ascolto perplessa a mia volta, non immaginavo di incontrare tanta aspettativa.
Ed ecco Federico:
- Maestra, ti devo dire una cosa. La mamma si è commossa tanto .... e anche la nonna ... e anche io ... e, in quel crescendo di pause e di rinnovata emozione, comincia a piangere e mi abbraccia ...
E pure io mi commuovo, impotente, immersa in un silenzio intenso, tra sguardi empatici e interroganti ...
E mentre stringo Federico riesco a dire:
- Sapete? A volte si può piangere anche di gioia; a qualcuno capita .... non a tutti ... né si deve fare per forza ...
Queste sono le gioie immense del mio lavoro...
grazie a te ed alle Maestre come te, allora.
RispondiEliminaperchè mio figlio in questi giorni mi ha detto "mamma lo sai che io ora le lettere le leggo? e la maestra mi ha detto che a Natale saprò leggere! te lo immagini mammma??? a Nataleee!!!!"
:)
Ciao Marie, non fa niente ... anche a Natale va benissimo.
RispondiEliminaE' questione di metodo, non esiste il metodo perfetto, ognuno ha i suoi pro e i suoi contro: io uso il metodo Deva ...
Non mi addentro in questioni tecniche, ma ti dico che esso mira, anche con pochi elementi dell' alfabeto, a far cogliere il meccanismo della lettura...
Tuo figlio sta percorrendo un altro sentiero che dà precedenza ad altri aspetti, e va benissimo così ...
Goditi questo periodo, scopri le piccole grandi conquiste che ogni giorno il tuo bambino realizza ... non c' è periodo più bello!
Buon cammino a te e al tuo piccolo, ai suoi compagni e alle sue docenti!