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mercoledì 31 dicembre 2014

L'indovino

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Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino.
L'anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e meta?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni
dodici mesi ciascuno al suo posto
un carnevale ed un ferragosto.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo:
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno.

Gianni Rodari






Autore poliedrico intellegibile a tutte le età il nostro Gianni Rodari ...

Cos'altro aggiungere!?

Che sia Capodanno ogni mattina, perché tale può essere ogni giorno. Se ogni sera, tutti noi, ma proprio tutti facciamo un pizzico di autocritica, un bilancio della giornata precedente; sicuramente ogni giorno sarà migliore.
Non aspettiamo il 31 dicembre per fare bilanci e previsioni; in questo senso il nostro sarà un Buon Cammino! In questo senso "Buon Anno a tutti!"

In tempi lontani scrivevo "Un anno sta finendo"

giovedì 25 dicembre 2014

Buon Natale! Per tutto l'Anno!

Natività - Gerard van Honthorst detto anche Gerardo delle Notti
















Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore,
e fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi

Dedicata ai vecchi e nuovi amici e a tutti coloro che di qui passeranno.

Un grazie e un caloroso abbraccio a tutti gli autori del Calendario dell'Avvento "Focolare dell'Anima" che ho avuto il piacere di conoscere.

lunedì 22 dicembre 2014

Calendario dell'Avvento - Il focolare dell'anima/tre

Eccomi con la finestrella numero 22 del Calendario dell'Avvento "Focolare dell'Anima" ideato da Sciarada del blog Anima Mundi.



















Dedico a questo giorno una breve riflessione sulla Luce.

Da un punto di vista astronomico il 22 dicembre segue il giorno del solstizio d'inverno in cui la notte raggiunge la massima espansione; è il giorno in cui il dì, in virtù del moto apparente del sole, impercettibilmente comincia ad allungarsi: è il giorno in cui le tenebre lentamente cedono il posto alla luce. Il sole che si fa più debole quanto a luce e calore nel giorno solstiziale,  sembra che proprio il 25 dicembre si riappropri del suo vigore, come se rinascesse.

Ben lo avevano capito i nostri progenitori che vegliavano tutta la notte aspettando il ritorno del nuovo sole fonte di vita e di sostentamento. Lo festeggiavano con immensi e grandiosi falò, quasi a propiziarne il ritorno, contemplando il ciclico prodigio con occhi pieni di stupore. Quegli uomini e quelle donne non conoscevano la vera Luce ... ma quanta religiosità nella loro attesa.

Sembra che ci sia una sorta di parallelismo tra il "natale" astronomico e il Natale del Signore.

Anche noi che andiamo fiduciosi incontro alla Luce per eccellenza, abbiamo acceso i nostri fuochi simbolici: le corone dell'Avvento, le luci che adornano le nostre case, abeti, presepi ...
Il nostro Calendario dell'Avvento non a caso si chiama "Focolare dell'Anima",  così come il titolo del post che tutti ci contiene: "Tutti intorno al fuoco di Natale" : il fuoco ne è il fulcro, in quanto sorgente di luce e calore.

Aprendo le finestrelle, infatti, ci stiamo vicendevolmente regalando spicchi di luce che fanno vibrare i nostri cuori di gioia e di intima commossa sorpresa.

La Luce che sta per per tornare nel mondo possa alimentare questo nostro fuoco interiore anche oltre l'Avvento e il Natale: affinché non vengano mai meno la speranza, l'amore come dono di sé e l'affidamento a quella Luce perché realizzi l'incompiuto che è in noi ...

Buon Natale di Luce per tutti noi !!!



Passo il testimone a Gianna del blog "Il bene in noi" e ... ...Aggiungiamo una finestrella al Calendario perché abbiamo un amico in più. Il 25 dicembre Folletto del Vento del blog "Viaggio nel Vento" scriverà per noi!

Sono anche in queste finestre dell'Avvento:




mercoledì 17 dicembre 2014

Calendario dell'Avvento - Il focolare dell'anima/due

Oggi apro una nuova finestrella del Calendario dell'Avvento ideato dall'amica Sciarada di "Anima Mundi"; questa volta la voglio ringraziare per avermi fatto conoscere nuove personalità e per aver arricchito la trama delle  mie relazioni .

Siamo nel 1813, nel paesino di Ovendorf, nei pressi di Salisburgo. E' il 24 dicembre e il giovane parroco, Padre Mhor, si industria ad allestire al meglio la Santa Messa; tra l'altro prepara il coro dei bambini al canto da intonaredurante la messa solenne. Siede all'organo, pigia i primi tasti, ma... Ahimé, nessun suono emana dai suoi gesti; prova di nuovo, niente ... Dopo alcuni tentativi controlla il mantice dell'antico strumento; una scena avvilente si apre davanti ai suo sguardo incredulo: una nidiata di topi avevano rosicchiato il mantice. Gli animaletti escono allo scoperto e fuggono per tutta la chiesa.

E ora, che fare?? Come celebrare la Santa Messa senza musica, cosa far cantare al piccolo coro delle voci bianche?

Padre Mhor non si dà per vinto: superata l'iniziale desolazione, gli sovviene il maestro di scuola elementare del paese, tale Franz Gruber compositore amatoriale di canti per i suoi alunni, suonatore di chitarra oltre che di organo. Forse il giovane padre Mhor ha trovato la soluzione.

Di corsa si reca a casa sua, stava correggendo i compiti degli alunni alla luce della candela il maestro:

- Maestro, per pietà, ho bisogno di voi. Dovreste accompagnare il coro durante la messa della Vigilia di Natale con la vostra chitarra. Ho composto io le parole, ma voi dovrete rivestirle di musica e poi suonare in chiesa. Vi prego, non posso lasciare i fedeli senza musica. E' un testo semplice sapete? Il vostro talento farà il resto. Abbiamo poco tempo ...

Il testo poetico celebrava la nascita di Gesù, era davvero semplice ma molto profondo, tale da ispirare nell'immediato l'inventiva del maestro Gruber che quasi istintivamente cominciò a pizzicare la sua chitarra sotto le note di un motivo dolcissimo.

Passano le ore, lo spartito è pronto; sono necessari solo gli ultimi ritocchi; padre Mhor non sta nella pelle: sente che il prodigio di quel Natale è già in atto.

Ci siamo: è quasi mezzanotte. La chiesa è gremita di fedeli; è freddo fuori, ma l'atmosfera si riscalda con gli animi colmi di attesa. Il coro è impaziente. Il maestro Gruber in prima linea pronto a dirigere il coro e a interloquire con la chitarra. Le candele sono accese sull'altare; l'atmosfera si tinge di una luce dorata, calda esuggestiva. 

Inizia la celebrazione; è la volta delle scritture; ed ecco che finalmente il coro, intorno al presepe, può intonare le dolcissime note:
"Stille nacht ... Heilige nacht ..." 

Le navate si riempiono di suoni, le note penetrano nel cuore dei fedeli  che per magia si uniscono a quel coro: Tutto il villaggio per tutta la Notte Santa ripete questi versi in un'eco profonda. Il miracolo si ripete anche oggi: quel canto ha fatto il giro del mondo; è stato tradotto o interpretato in tutte le lingue ed intenerisce il cuore anche in questo momento:






Ancora oggi, in occasione del Natale, la cappella di memoria di Ovendorf è gremita di visitatori che partecipa alla commemorazione dei coautori Gruber e Mhor.

Testo e traduzione del canto.

La versione "Astro del ciel" ne condivide la base musicale.

L' attesa continua ... Passo il testimone ad Audrey del blog L'Atelier du fantastique.

Altre finestre del calendario:


venerdì 12 dicembre 2014

Tank god It's Christmas! Freddie Mercury



Da una voce straordinaria:

"Let it be Christmas day",
"Che sia Natale ogni giorno"

Questo augurio è quanto mai sentito di questi tempi in cui le violenze sono reiterate proprio sui piccoli e indifesi che l'adulto dovrebbe proteggere.

mercoledì 10 dicembre 2014

Calendario dell'avvento - Il focolare dell'anima - Prima edizione

Con questo post partecipo all'iniziativa di Sciarada del blog Anima Mundi che ringrazio per avermi coinvolta in questo focolare spirituale.
Sono la finestrella numero 10 del suo singolare Calendario dell'Avvento formato dalle voci di blogger amici o di lettori che hanno accolto il suo invito.
Mi sento avvolta dall'atmosfera dei Natale della mia infanzia, fatta di gioie semplici, come di storie ascoltate davanti al focolare appoggiata al grembo di nonni, zii e prozie ...


Era una sera d'inverno, dopo un dorato tramonto, tipico delle sere di Nazareth.
Lentamente le strade si fanno tranquille e e silenziose, ma non è così per Piccolo e per il suo padroncino. Entrambi hanno il tumulto nel cuore perché costretti a separarsi dopo anni di amicizia.

- Bada bene, lo venderai prima di sera! - aveva tuonato suo padre al mattino.

L'asinello, triste quanto il bambino, ogni tanto asciugava le sue lacrime con un colpetto di muso quasi a dire: "Coraggio, amico, non disperare, abbiamo trascorso dei momenti così felici insieme... non voglio vederti dispiaciuto proprio ora che dobbiamo lasciarci..."
- Non riesco a consegnarti al primo venuto senza conoscere quale sarà la tua sorte; non so cosa farò e non so cosa dirò a mio padre. 

Nel pronunciare queste parole il bambino alzò gli occhi al cielo e vide una stella luminosa e spontaneamente aprì il suo cuore ad una preghiera:
-Stella luminosa fa' che io possa incontrare un uomo gentile che si prenda cura di Piccolo e gli voglia bene come io gliene ho voluto.

Ed ecco che mentre Piccolo e il bambino vivevano il colmo della disperazione, si materializza davanti ai loro occhi un viandante che, con tono affabile li apostrofa:
- Scusa ragazziono, è tuo questo asino?
- Certo signore, lui si chiama Piccolo e io sono venuto in città per venderlo!
- Allora questo asinello fa proprio per me; sono stato davvero fortunato ... Però ho poco denaro; posso darti solo una moneta, non so se può bastare.
- Sicuro che basta, signore; l'importante per me è venderlo ad una persona buona che lo tratti con cura perché lui è un asinello mite e tenero; paziente e allegro ...
- Sai ragazzo, ho un compito molto delicato da assolvere; io e mia moglie dobbiamo recarci a Betlemme ... Lei aspetta un bambino;non può camminare a lungo, perciò sarà il tuo asino a sostenerla. 
Le orecchie di Piccolo si drizzano e la sua bocca sembra sorridere.
Anche il bambino era gonfio di felicità:
-Addio Piccolo mio; possiamo essere contenti per aver trovato un nuovo e buon padrone per te. Ora ti auguro un buon viaggio e comportati con riguardo verso la donna che porterai in groppa.
I due amici si separano per sempre: Piccolo dà un colpetto di muso al ragazzo e quest'ultimo gli accarezza la criniera in segno di commiato.

Così inizia il cammino più importante che il mondo ricordi: quell'uomo si chiamava Giuseppe e quella donna Maria. E l'asinello sarebbe diventato il più famoso ed amato da tutti gli uomini.
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Un libero adattamento da un cortometraggio di Walt Disney-"Piccolo" edito nel Natale del 1978-dedicato a tutti i bimbi e agli adulti pronti a rivivere lo stupore della loro infanzia;
dal mio cuore u
n pensiero di profonda tenerezza per quei bambini ai quali è stata negata la gioia di questo Natale dalle difficoltà spirituali della nostra società.

Dedicato ai bimbi di casa vostra il cortometraggio di Walt Disney:







Ed ora passo il testimone a Stefania del blog "Seta Fina"
Apro anche la finestrella dei giorni





martedì 9 dicembre 2014

Un regalo inatteso


Non posso condannare i social ... Del resto il loro valore o disvalore dipende dall'uso che ne fanno gli utenti, ma la sera dell'Immacolata Fb mi ha fatto un regalo che ancora mi fa traboccare di gioia ...

Vedo la notifica di un messaggio privato, mi precipito con la curiosità di un'adolescente:
trovo i saluti affettuosi di un ex alunno, ora universitario che non ho più visto dalla licenza della quinta elementare. Parliamo in chat per alcuni minuti come due vecchi amici che si ritrovano.

Tra le altre cose: " Maestra, leggo solo ora un messaggio che lei mi aveva mandato addirittura nel 2009; non lo so perché non mi mi è mai arrivato prima ... "

Interloquire con gli ex alunni  significa azzerare il vuoto temporale, ricollocarsi sul filo conduttore che porta a cogliere l'essenza della loro evoluzione.

La gratificazione non è paragonabile a 1000 riconoscimenti ufficiali.

lunedì 8 dicembre 2014

8 dicembre

Questa festa cristiana ci introduce alla piena atmosfera natalizia.

Io la sento nell'aria ancor prima dell'Avvento liturgico:quando la luce solare si attenua, quando il buio ha il sopravvento sulle ore di luce ... 
Ma, quella mancanza di luce solare, che tanto viene biasimata, dovrebbe essere ampiamente compensata dall' avanzare della luce interiore: il godere dell' intimità della propria dimora, del raccogliersi con familiari e amici intorno alle caldarroste o ad una ciambella di noci e cioccolato ... E' il momento dei tempi distesi, propedeutici al dialogo, alla relazionalità ...

E' l' inizio dell' Avvento, l' andare incontro alla Luce per eccellenza ... 

Noi vi siamo pienamente immersi.