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domenica 6 aprile 2014

Oggi è domenica ...

Domenica 6 aprile. Piena primavera. L' ho attesa tanto perché l' inverno che tanto amo insieme all'autunno, non è stato proprio dei migliori.
La primavera però è per me portatrice di quegli strani malesseri, fin da bambina: stanchezza, incapacità a governare il tempo che, negli ultimi tempi sembra pervadere anche gli altri periodi dell'anno, ma...basta là.... Non c'è cosa peggiore della sindrome della lamentela.

Sono le 6.30. Dovrei aggiornare il sito della scuola: codice disciplinare, bleah! Decreto Legislativo 150 2009. E' la prima pagina che avrei dovuto comporre, ma, essendo il sito in riedizione completa, ho dato precedenza al resto. Ora sento il fiato sul collo del dirigente per cui non posso procrastinare più! Lo farò, ma preferisco una piccola indisciplina, riversare i miei pensieri su questo posto rimasto polveroso troppo a lungo.
Come spolvero con solerzia da casa mia le conseguenze dei  tinteggiamenti impellenti, dopo gli effetti delle piogge di nobembre-dicembre (io sono al piano terra), rimuovo un po' di polvere anche da qui.

Altra indisciplina, le piante dovranno attendere la loro acqua per alcune ore: dopo questo appuntamento con la tastiera per fini comunicativi, si prepara un dolce per i ragazzi:
"La colazione è il pasto più imporatante per me, non posso mangiare fette biscottate e marmellata; domani vado al supermercato e mi caricherò di tutte le varietà"- questa frase, che non era un rimprovero, mi è rimasta qui, nel padiglione auricolare.

Oh...Si è svegliata la mia dirimpettaia. Sento l' avvolgibile della cucina che si srotola. Casp!! E' tardi. Ma ce la farò.

Terza indisciplina: salirò sul monte Carmelo al convento delle Carmelitane per la messa. Quando la domenica si profila impegnativa, opto per la messa vespertina in parrocchia, ma oggi devo salire ... Dura più a lungo; è fatta di silenzi, di pause meditative, di canti celestiali, di meditazione, raccoglimento. Per uno spirito coriaceo, ancora così roccioso e lontano dalla fede, è consolante lasciarsi condurre da quell'atmosfera unica ... Siamo in pochi, quasi sempre gli stessi,ma tali da riempire la cappellina; a volte qualche neofita, altre volte con certuni che ritornano. Ci si conosce, ci scambia un sorriso, qualche parola dopo la cerimonia sul sagrato, qualche scambio confidenziale sul proprio Cammino ... E poi giù nelle proprie case.

Buona domenica a tutti!